E’ dispiaciuto Luigi Bruschelli per la Pantera. Le cose non sono andate esattamente come avrebbe immaginato e sperato. In una lunga intervista rilasciata al Corriere di Siena spiega come era nata la scelta di andare a montare il suo Miguel:”La Pantera era una delle tre contrade aperte dove avevo dei discorsi avviati. Miguel lo conoscevo bene ed anche se era tra i più inesperti – spiega al Corriere di Siena Bruschelli – non avendo mai corso una volta a Monticiano sapevo che era un cavallo con un buon tempo di galoppo”. Da buon professionista si prende tutte le responsabilità per non essere partito subito una volta entrata la rincorsa: “Mi prendo tutte le mie responsabilità perché ero l’unico fuori dall’allineamento, ho sottovalutato certe cose. Mi dispiace molto nei confronti della Pantera e dei dirigenti, non si meritavano una mossa di questo tipo”.
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