Palio: il nodo tra Tittia e Trecciolino

 

Da che parte va questo Palio che in certe dinamiche lascia spazio per alcune riflessioni  – per noi comuni mortali – che non riescono a trovare risposta? In quell’ora e mezzo che è bastata a far assestare le monte, ieri, si è assistito a spostamenti che di logico hanno ben poco. Almeno guardando agli equilibri e alle politiche delle Contrade. E alla Carriera di luglio ancora fresca.

Tutto ruota, stavolta, intorno alle scelte di Tittia e, di conseguenza, intorno a Trecciolino: cominciamo da Giovanni Atzeni che indossa il giubbetto della Selva. Bei rapporti con Vallepiatta, monta prestigiosa su uno dei migliori cavalli per capitan Targetti: una scelta che va di sicuro a favore della dirigenza. Ma la distanza dal Palio di luglio è così fresca che la domanda nasce spontanea: Tittia ha lasciato il giubbetto del Nicchio, come e perché? Per il cavallo? E possibile che Tittia lasci il posto – importante – a Bighino che è ‘amico’ di Brio? C’è di più: nelle altre due Contrade cui è particolarmente legato, l’Oca e l’Istrice, Tittia ha piazzato (ci venga concesso il termine solo per accorciare la spiegazione) Bellocchio – in Fontebranda – e Trecciolino in Camollia, su Porto Alabe (che diventa la punta favorita). Così si pongono due quesiti: Bruschelli figlio e Bruschelli padre montano insieme in Piazza, nei ‘feudi’ di Tittia. Un legame di sangue che non può sfociare in una sfida familiare e che ci fa pensare anche a quando, un mese fa, quel primo San Martino di Gigi Bruschelli fece chiacchierare per alcuni giorni dopo la corsa. Quel San Martino largo all’interno del quale Brio, nella Torre, sfilò primo per poi andare a vincere.

Ecco, questo è il nodo centrale da sciogliere. Il resto è composto da scelte anche già conosciute: come il ritorno di Gingillo nella Tartuca. Il fantino torna in Castelvecchio dopo la vittoria del 2009 e la Contrada, avvezza a uscire da Piazza a testa alta, non si aspetta certo un Palio diverso. Poi la Chiocciola che sceglie Girolamo: dopo un tira e molla anche con Bellocchio  – capitan Villani ha strizzato l’occhio alla famiglia Bruschelli anche nei giorni scorsi – e alcune voci che parlavano di Voglia. Roba E Macos nella Torre – che prosegue sulla scia di buona sorte e, giustamente, ne approfitta – lascia tranquillo col giubbetto di Salicotto Brio, che può tentare davvero il grande colpo del cappotto. L’Onda punta su Salasso sulla bella Preziosa Penelope: in ballottaggio c’è stato anche Scompiglio, che poi ha deciso di andare in Vallerozzi. Monterà, nella Lupa, su Mocambo: cavallo esperto in questo lotto che, con cinque esordienti, può essere una bella garanzia e un sogno più grande. Il Valdimontone sceglie Brigante.

Katiuscia Vaselli