“I canoni della Madonna di Provenzano sono assolutamente rispettati. Gasparro è un cultore della materia ed il segno che va colto non si trova nel mezzo busto, come molti si aspettavano, ma invece è posizionato nella corona”, assicura Nicoletta Fabio, mentre si ferma con i giornalisti. Il sindaco parla poi di un Drappellone dove “la Vergine è protagonista, con un manto che diventa il cencio. Questa è un’idea geniale di interpretazione”. “In alto – continua il sindaco – c’è il ricordo della Liberazione, anche se non ho fatto mettere la data che è nota. Credo che l’unico giorno che deve essere presente sia quello del 2 luglio 2024”. Le scritte, aggiunge il primo cittadino, “sono dorate come lo sono le contrade”. La chiosa: “Questo Drappellone è d’impatto e luminoso. C’era chi temeva un cencio caravaggesco e buio ma questo è tutt’altro”.
Katiuscia Vaselli