Palio

Palio, il Valdimontone a rischio squalifica. Sanzioni con pesi e misure diverse

Dieci giorni di tempo per le discolpe, poi sarà la giunta comunale a decidere sulle proposte di sanzione firmate dall’assessore delegato Alberto Tirelli e relative al Palio Straordinario dello scorso ottobre. Nonostante le previsioni c’è stato comunque un “super lavoro” per l’assessore nell’analisi della relazione dei Deputati della Festa e di quello che è accaduto nei quattro giorni di Palio e durante la Carriera Straordinaria.

Dopo l’eventuale presentazione delle “memorie”, i componenti dell’esecutivo comunale procederanno con la delibera delle sanzioni definitive. Se il computo venisse confermato a rischiare è la Contrada di Valdimontone, che con la deplorazione proposta raggiungerebbe il “limite” di tre deplorazioni e verrebbe quindi squalificata. Salirebbero a tre, dunque, le Contrade squalificate: Tartuca (fuori due Carriere), Nicchio (una) e, appunto, Valdimontone. Tutte e tre le consorelle non sono fra le Contrade che corrono di diritto nel 2019, avendo corso entrambe i Palii di luglio e di agosto 2018 (Tartuca e Nicchio anche lo Straordinario): dovrebbero quindi sperare nell’estrazione per scontare le squalifiche, con le loro bandiere che sarebbero esposte al secondo piano di Palazzo Pubblico. Altrimenti le sospensioni ricadrebbero sul 2020, con Nicchio e Valdimontone fuori per la Carriera di luglio e Tartuca fuori per entrambe le Carriere. Castelvecchio, in questo caso, rischierebbe di tornare sul tufo solo nel 2021.

Nessun provvedimento influirebbe in maniera pesante sui fantini, perché i tre ammoniti (Andrea Mari detto Brio, Giovanni Atzeni detto Titta e Giosuè Carboni detto Carburo) non hanno carichi “pendenti”, anche se c’è da dire che per i fantini la squalifica scatta dopo appena due ammonizioni. Per “ripulire” il pregresso delle ammonizioni i fantini devono attendere tre Palii effettivamente corsi.

Sono al momento, comunque, tutti calcoli da fare in maniera aleatoria, fino a quando, cioè, non arriveranno le decisioni definitive da parte della giunta. Che, a questo punto, dovrebbero arrivare nel 2019.  

marco crimi

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