Palio, occhio a dehors e tavolini: ecco l’ordinanza sul suolo pubblico per le attività commerciali

Il suolo pubblico concesso alle attività commerciali dovrà rimanere libero per permettere il passaggio dei cavalli e dei popoli delle contrade durante i giorni di Palio. E chi viola l’ordinanza, firmata e pubblicata oggi dal sindaco Nicoletta Fabio, rischia anche la chiusura del proprio negozio e del proprio bar.

Per la Carriera di luglio, si legge nell’atto, furono otto gli esercizi sanzionati per non aver liberato gli spazi.

L’aver disatteso la disposizione, si spiega, “ha comportato un rallentamento nei movimenti” dei cavalli e dei popoli “causando al tempo stesso attimi di nervosismo e concitamento che avrebbero potuto compromettere il regolare svolgimento di alcune fasi del Palio nonché creare un potenziale ostacolo alla viabilità e in particolare ai mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza”.

Chi ha un’attività che si trova nei tragitti interessati dal passaggio dei barberi e delle contrade tra le stalle e la Piazza – e dal successivo rientro –  dovrà liberare “dagli arredi il suolo pubblico concesso”, spiega l’atto.

Gli esercenti dovranno visionare l’ordinanza, che sarà emessa dal comando della polizia municipale, “in relazione alle contrade partecipanti e alle esigenze di viabilità e gli orari di volta in volta individuati, ove è prevista la sospensione delle occupazioni di suolo pubblico, anche per le attività economiche, nel periodo interessato dalle varie operazioni di preparazione e svolgimento della carriera”, si legge ancora.

Per chiunque disattenda l’atto si procederà ai sensi del combinato disposto dell’articolo 20 del decreto legislativo 285 del 1992 e dell’articolo 3, comma 16, della legge 94 del 2009. Bar e negozi possono arrivare a rischiare la chiusura per cinque giorni o fino al “al completo ripristino dello stato dei luoghi”

Entro cinque giorni dalla contestazione o notificazione una copia del verbale di violazione sarà trasmessa al dirigente della direzione commercio e statistica del Comune e conterrà “l’intimazione al ripristino dello stato dei luoghi”. Dopo aver ricevuto, il verbale lo stesso dirigente procederà ad applicare la sanzione nei dieci giorni successivi.

La chiusura dell’esercizio può essere “raddoppiata rispetto a quella precedentemente comminata” in caso di reiterazione della violazione specifica nell’arco dell’anno successivo “dalla contestazione o notificazione del precedente verbale di violazione”.

Il provvedimento scatterà una settimana dopo la notificazione . “In caso di inottemperanza si procederà secondo le procedure previste dalla legge per l’esecuzione coattiva dei provvedimenti amministrativi – si legge -, impregiudicate le residue disposizioni sanzionatorie di natura amministrativa o penale; per le occupazioni abusive di spazi pubblici non per fini commerciali o in zone esterne al centro storico di Siena (Unesco), si procederà all’applicazione, da parte degli organi di controllo preposti, dell’articolo 20, commi 4 e 5, Codice della Strada”.

Palazzo pubblico ricorda poi come i numerosi turisti che saranno presenti “non conoscono tuttavia in profondità i comportamenti, i sentimenti e le emozioni dei senesi nei giorni di Palio; è pertanto necessario assicurare la massima ampiezza delle strade percorse perché cavalli e popoli possano muoversi nelle vie cittadine senza alcun intralcio, rallentamento o momenti di tensione garantendo al tempo stesso la circolazione dei mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza”.

“Nelle aree del centro storico interessate a qualsiasi titolo nelle operazioni di preparazione e di svolgimento della Carriera – spiega l’ordinanza -, insistono delle concessioni di occupazione di suolo pubblico mediante dehors o altre installazioni a carattere provvisorio, rilasciate a seguito dei provvedimenti a sostegno delle attività economiche; le strutture presenti, potrebbero risultare fonte d’intralcio e di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica ed è pertanto opportuno rimuovere e/o sospendere in determinate fasce orarie le occupazioni di suolo pubblico insistenti sulle aree interessate dalle operazioni di preparazione e di svolgimento delle prove e della carriera; l’occupazione di suolo pubblico nei frangenti indicati compromette la sicurezza della viabilità pedonale e veicolare, generando pericoli per la pubblica incolumità riducendo gli spazi accessibili ai pedoni e costituendo al contempo un potenziale ostacolo per il transito veicolare, soprattutto per quello dei mezzi di soccorso nonché l’accesso alle abitazioni ed ai fabbricati privati, e comunque limitando la fruizione degli spazi pubblici ai cittadini”.

“E’ altresì doveroso per i commercianti – si legge infine – conoscere gli orari e gli spostamenti dei cavalli e dei popoli delle contrade lungo i percorsi nei quali sono collocate le proprie attività economiche; tale conoscenza è tanto più dovuta al momento che gli stessi commercianti usufruiscono di una concessione di suolo pubblico che, in via generale, priva appunto la collettività del suo godimento”.