Le monte sembravano chiuse poco prima delle 16 e invece, un’ora dopo, tutto è da rifare. Il giro di valzer si apre ccome di consueto appena finita l’assegnazione ed era nell’aria che con sei rivali sul tufo la questione non sarebbe stata veloce. Infatti.
Le prime certezze arrivano dall’Oca, dove l’ex governatore Fondelli ha portato Porto Alabe e dove Tittia trova un giubbetto segnato dai rapporti tra il fantino e Fontebranda e anche dal destino. Il cavallo che ha vinto lo scorso agosto ha sicuramente spianato la strada a una scelta già ampiamente condivisa. Come l’Oca, così il Drago: Brio trova la strada di Camporegio molto velocemente su Rocco Nice.
Nelle prime battute frenetiche tra telefoni e accordi, appare sicuro anche l’arrivo di Jonatan Bartoletti nella Chiocciola. Una situazione che affonda le radici indietro nel tempo e in rapporti solidi e l’arrivo nella stalla di Renalzos, uno dei cavalli considerati i primi del lotto, non lascia dubbi. Almeno per qualche ora. Alle 17 tutto cambia: Jonatan Bartoletti decide e sceglie di andare a montare nella Giraffa su Solu Tue Due, lo stesso cavallo che esordì lo scorso anno nella Chiocciola e sul quale aveva deciso di non montare per lasciare il posto al giovane Elias Mannucci.
E sarà proprio lui, Turbine, merito della bella corsa dello scorso agosto che gli aveva fatto onorare il giubbetto, a montare nella Chiocciola.
Ballerino per oltre un’ora anche Carlo Sanna, tra Istrice e Leocorno. Brigante ha scelto poi di montare su Rocco Ro nella contrada di Pantaneto.
Il ritardo dei big nella scelta, provoca naturalmente movimento anche nelle altre Contrade: nella Giraffa si parte da Turbine per poi arrivare sicuro su Gingillo, fino alla definizione di Scompiglio.
La Tartuca sceglie Andrea Chessa su Rombo de Sedini, per un Palio probabilmente in difesa vista l’accoppiata della rivale Chiocciola. Ma la decisione di Bartoletti potrebbe non rendere definitiva la monta scelta da capitan Cortecci. Ci vuole un po’ di tempo anche per definire l’accoppiata del Nicchio, sull’esordiente Tabacco: arriva Luigi Bruschelli detto Trecciolino, con il Valdimontone che in un
primo momento controbatte con il ritorno sul tufo di Antonio Siri su Remistirio, pronto ad un Palio “duro” con la rivale in Piazza. Poi, alla fine, è Gingillo il fantino scelto per indossare il giubbetto rosa. La Lupa con Sorighittu, esordiente, si assesta con Giosuè Carboni, o almeno sembra, mentre l’Istrice è l’ultima ad ufficializzare la monta di Albertino Ricceri dopo aver valutato quella di Sebastiano Murtas.
Almeno per la prima prova di stasera queste sono le monte ma qualcosa potrebbero cambiare e di sicuro un pomeriggio come questo ha ritirato fuori dal baule dei ricordi il Palio alla vecchia maniera, divertente, dove le strategie hanno un peso che dà sapore alla prima giornata paliesca.
Katiuscia Vaselli