Le reazioni dopo la morte del cavallo della Giraffa
“Se gia’ appariva assurdo pensare di ricordare la fine della Grande Guerra con un evento, il Palio di Siena, che ha un lungo passato di morti animali, il fatto che un cavallo sia deceduto proprio in occasione di tale ricorrenza rende la vicenda ancora piu’ paradossale e inaccettabile”: cosi’, in un comunicato, il presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, rende noto che l’associazione presentera’ una denuncia a seguito della morte del cavallo Raol, causato dall’infortunio occorso ieri nel Palio straordinario per il Centenario della vittoria nella guerra del 1915-1918. “La storia, con i frequenti e ripetuti incidenti di questi anni, ci dice che il Palio di Siena rappresenta una seria e concreta minaccia per l’incolumita’ degli animali. Purtroppo – prosegue Rocchi – abbiamo perso il conto di quanti ne sono morti o sono rimasti gravemente feriti per una manifestazione anacronistica; una iniziativa che ormai non ha altra ragion d’essere se non quella di farsi strumento di marketing, anche politico. Lo ribadisco: la morte di Raol non ne’ casuale ne’ imprevedibile. Invece, visti i nefasti trascorsi del Palio, era un evento con elevata probabilita’”. “La magistratura accertera’ le responsabilita’ penali di questa ennesima morte, ma quelle morali e politiche sono evidenti per se’ e ricadono su tutti coloro i quali hanno partecipato, a vari livelli, all’organizzazione dell’ennesima ‘corsa della morte'”, aggiunge. L’Ente Nazionale Protezione Animali torna a chiedere “lo stop a sagre, corse, palii, manifestazioni popolari, che prevedano l’impiego o, peggio, lo sfruttamento di animali”.
“Da ministro del Turismo mi sono battuta perche’ il Palio di Siena non fosse incluso tra le manifestazioni patrimonio dell’Unesco ed ho fatto bene. Penso da sempre che l’Italia potrebbe farne a meno e che non ci sia nulla di nobile o di ‘culturale’ nel maltrattare animali per il divertimento umano solo perche’ questa e’ la tradizione. Per i cavalli il Palio di Siena e’ e resta un inferno”. Lo ha detto Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e del Movimento Animalista, commentando la notizia della morte del cavallo Raol, a seguito della caduta nel Palio straordinario di ieri. “L’incidente conferma, al di la’ delle rassicurazioni periodicamente fornite dagli organizzatori tutta la pericolosita’ della corsa, che infatti e’ costata la vita a decine di animali negli ultimi cinquant’anni. Inutile girarci intorno: lanciare cavalli a folle velocita’ su tracciati con quei raggi di curvatura e’ una grave forma di maltrattamento che provochera’ sempre incidenti mortali. Le manifestazioni tradizionali che comportano sfruttamento di animali sono anacronistiche e devono essere abolite”, aggiunge Brambilla.