Si entra nel vivo per quel che riguarda il protocollo equino di questa annata di corse. Sin da dopo la Carriera di Provenzano, quando alla clinica veterinaria del Ceppo in occasione delle previsite mancarono all’appello e furono dunque indisponibili per il Palio di luglio molti dei cavalli big che non vennero portati da proprietari e allenatori senza che ci fossero valide motivazioni e spiegazioni, si pose un problema stringente. Che è stato sottolineato più volte anche dal sindaco di Siena Luigi De Mossi. Si arrivò infine al Palio con ben 8 cavalli esordienti. E anche se poi per il Palio di agosto le cose poi sono andate diversamente, con la presenza di tutti i cavalli migliori, il tema non è comunque caduto nel dimenticatoio.
Tanto che di sanzioni più severe nei confronti dei proprietari che non rendessero disponibili cavalli per valide motivazioni si è continuato a parlare, in riferimento a quelle che sarebbero state le modifiche da apportare al protocollo. Al tempo stesso il primo cittadino ha ribadito in più circostanze che le modifiche sarebbero comunque state condivise prima di andare ad approvare il protocollo equino del 2023.
E così sarà. Oggi pomeriggio ci sarà infatti un primo incontro tra il sindaco Luigi De Mossi, i capitani delle contrade e i proprietari dei cavalli. Al centro della riunione ci sarà proprio una discussione sulle modifiche al protocollo. Modifiche che saranno discusse, condivise, e poi approvate e presentate alla città.
Si attende di conoscere il protocollo equino anche per sapere quante corse di addestramento ci saranno quest’anno prima di arrivare al Palio di luglio. Lo scorso anno furono addirittura dieci, e non otto, per dare maggiori possibilità a cavalli e fantini di allenarsi e di prepararsi in vista di Piazza del Campo. La prima fu a Mociano il 22 marzo, e nella pista a pochi chilometri dal centro cittadino senese si replicò sette giorni dopo prima del trasferimento a Monticiano. A quelle date mancano poco più di due mesi, il clima paliesco dunque diviene più caldo.