Un Ricevimento all’insegna della sobrietà: così si può definire ciò che abbiamo visto ieri sera nella Nobile Contrada dell’Oca, che ha ricolto il proprio omaggio ed il proprio saluto alle autorità cittadine alla vigilia della cena della vittoria. Una prima tappa ufficiale, che si è aperta con i saluti del governatore Claudio Laini.
“Ho voluto riprendere il discorso che fece Pericle agli ateniesi – commenta Laini -. Mi piace perché richiama all’identità ed allo spirito di appartenenza. L’approccio delle Contrade alla vita rimane un esempio da portare avanti ed è nostra la responsabilità, per cui non dobbiamo smettere mai di ribadire determinati valori”.
A parlare, ovviamente, anche il capitano esordiente e subito vittorioso, Duccio Cottini.
“È stata un’esperienza bellissima – spiega Cottini -, che mi ha permesso di crescere ed anche di gioire. Partivamo da zero, ma con tanto cuore e tanta umiltà e questo è stato l’approccio corretto per portare il Palio in Fontebranda, nessuno qui è autorizzato a fare il fenomeno, servono i fatti. Nel mio discorso però, ho voluto porre l’accento sul mondo delle contrade. Troppo spesso si usano le contrade per fare degli interessi personali e questa è una caratteristica che deve essere messa da parte, perchè il bene della Contrada stessa è il primo obiettivo. Per chi gestisce questo mondo dall’esterno, come l’amministrazione, deve assolutamente tutelare questi aspetti e lo sta facendo al meglio, invito invece i rappresentanti dello Stato a capirci meglio, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra le avversarie, che è il sale della Festa. Se non agiamo subito, è possibile che tra qualche anno ci ritrova con qualcosa in mano che non ci rispecchia”.
“L’Oca è una contrada che mi ha cresciuto – commenta il fantino Giovanni Atzeni detto Tittia -. Qui ho imparato a vincere il Palio e non è un caso che ci abbia vinto quattro volte. Sono una persona alla quale piace primeggiare in tutto e qui nell’Oca ci sono fantini che hanno vinto più di me e questo mi spinge a fare ancora meglio per provare a superarli”.