Le contrade uniscono le loro forze per un progetto comune che potrà portare benefici a ciascun rione e che potrebbe anche creare occupazione in città. I rioni si muovono quindi per supportare il tessuto economico della città. E’ nato in questo modo “Il Saltarello” (i locali si trovano nell’omonimo vicolo), una vera e propria città dei mestieri che permetterà di avere a disposizione un luogo dove effettuare tutti quei lavori artigiani che servono sempre alle contrade per mantenere la perfezione dei dettagli e la preziosità di tessuti, seta, pellame. Ma non solo.
Qui potranno infatti formarsi delle professionalità artigiane che potranno poi anche lavorare ben al di fuori del volontariato contradaiolo ma potranno far rivivere l’eccellente artigianato senese ma italiano più in generale, che si sta disperdendo ma del quale c’è grande bisogno e altrettanta richiesta.
“Per arrivare a questo momento – afferma Gianni Morelli, presidente del Consorzio per la Tutela del Palio – è stato effettuato un grande lavoro da parte di tutte le contrade, di giovani, di meno giovani, di uomini e donne. I locali, messi a disposizione dall’Asp, sono stati ripristinati. Hanno lavorato insieme anche persone che non si conoscevano, il tutto per un obiettivo comune, e questo è un aspetto da non sottovalutare”.
Gianni Morelli, la città dei mestieri potrà essere un luogo molto utile per tutti i rioni…
“L’obiettivo è che le contrade trovino giovamento da questo luogo. Questo vuole essere un progetto ambizioso, l’intento è anche quello di creare professionalità in modo che singole persone riescano ad apprendere tecniche e pratiche di lavoro e quindi la speranza è che si possa pure creare occupazione”.
La prima attività che verrà effettuata sarà un corso per calzemaglia?
“Il macchinario c’è già, ma è prematuro dirlo. Ci metteremo a tavolino e decideremo”.
Negli ultimi anni a Siena, come in altre città, sono diminuite le attività artigiane: quanto ha pesato questo aspetto per le contrade?
“Siena ha bisogno di questo, formare professionalità è un tema rilevante. Questo è uno stimolo che ci ha portati a sviluppare il progetto. Nelle contrade tale necessità è stata sentita e una risposta c’è comunque già stata, i gruppi delle bandieraie sono cresciuti negli anni e al loro interno ci sono molte giovani, e lo stesso discorso vale per i tamburi”.
Formare professionalità dentro le contrade potrà rivelarsi un aspetto utilissimo per l’intera città…
“Questo può sembrare un obiettivo lontanissimo nel tempo, ma non è così. Ci sono i presupposti per poter arrivare a questo traguardo. L’interazione e la collaborazione tra contrade e istituzioni sono un aspetto cruciale, penso all’Asp, al Comune, alla Fondazione Mps. L’entusiasmo e la caparbietà delle contrade e la capacità tecnica e organizzativa degli enti sono il giusto mix per poter fare un grande lavoro”.
Gennaro Groppa