Guardi il Numero Unico, leggi quel titolo “Senza Padroni” e la memoria ti riporta ai racconti della vittoria giraffina del 24 settembre 1967, quando Tristezza vinse su Topolone un Palio “Senza mani”. vinse a mani alzate, complice forse il cognac bevuto dopo la caduta per la mossa falsa e per la quale pareva non potesse più correre. Invece corse. E vinse. Un Palio da Giraffa. Senza padroni.
E allora viene da sorridere pensando al paragone tra questo titolo e quello del Numero Unico del ’67: “Senza Mani”, appunto. Anche stavolta alla maniera della Giraffa una vittoria senza padroni e volutamente ispirata al teatro, perché a quello dei Rozzi era dedicato il Drappellone di Laura Brocchi. Un Palio di maschere, colpi di scena, improvvisazioni, gran finale. E l’opera unica della Contrada è questo.
Un’opera teatrale divisa in due atti, con personaggi e interpreti e un “dietro le quinte”. E’ “Senza Padroni”, il numero unico edito dall’Imperiale Contrada della Giraffa per celebrare la vittoria riportata sul Campo lo scorso 2 luglio 2017 con il fantino Jonatan Bartoletti detto Scompiglio e la cavalla Sarbana. Un’ “opera teatrale in due atti”, in più di centosessanta pagine che, fra foto e testo, raccontano il sogno giraffino culminato con i tre giri di Scompiglio e Sarbana.
“E’ il primo atto dei nostri festeggiamenti – ha detto il Priore Bernardo Lombardini durante la presentazione nella Sala delle Vittorie della Contrada – Stiamo vivendo giorni intensi ed emozionanti, la Contrada sta rispondendo nel migliore dei modi, ancora una volta la Giraffa ha dato e darà bella mostra di sé. Domani ci sarà il ricevimento delle autorità, venerdì la festa nel rione nel nostro stile: con grande entusiasmo ma con grande rispetto della città e di tutti. Mettendo insieme la voglia di divertirsi e la tradizione. Vorrei ringraziare tutti i membri della commissione, a partire dal vicario referente Edoardo Giomi e i responsabili Alessandro Lorenzini e Federico Neri. E naturalmente la tipografia, l’agenzia che ha curato la pubblicità e Valentina Franci che ha curato grafica e impaginazione oltre a tutti i fotografi che hanno fornito materiale”.
“Abbiamo fatto – hanno detto i responsabili Alessandro Lorenzini e Federico Neri – un cammino, un percorso, un viaggio pensando allo scenario di Piazza del Campo come un grande teatro dove vanno in scena i drammi, le vittorie, le sconfitte, le passioni della nostra vita e della nostra storia, accostando il nostro messaggio a quello del Drappellone, dei quattro giorni di Palio, ma non solo. In poche parole: alla Giraffa. E’ un numero unico un po’ atipico, ma che ha richiami con il nostro passato e che guarda anche al nostro futuro, come sempre. Abbiamo messo insieme emozioni ed equilibrio della vita, così come rappresentato anche nel Drappellone di Laura Brocchi, in quella quotidianità che trasforma le lacrime di sofferenza in lacrime di gioia. Abbiamo immaginato il numero unico come un’opera teatrale, per cui dopo l’introduzione ci sono i personaggi e gli interpreti di questa grande opera, raccontati da quello che è però il vero protagonista: la Giraffa. Che infatti diventa narratore –protagonista nell’opera vera e propria, il corpo centrale del numero unico, scritto in vernacolo senese e anche ironico. E’ un testo diviso in scene e in due atti, proprio come un’opera teatrale. Poi c’è anche il “dietro le quinte”, perchè dietro ad ogni opera c’è comunque una grande “compagnia” teatrale”.
“Senza Padroni” è stato stampato dall’Industria grafica Pistolesi, edizioni “Il Leccio”, in collaborazione con agenzia Extempora. La grafica è di Valentina Franci