Siena, la contrada e l’identità come antidoto all’incertezza

A Siena abbiamo la fortuna di avere le contrade, che rappresentano un forte antidoto all’incertezza grazie all’identità sociale che trasmettono da secoli. Queste comunità radicate offrono un senso di appartenenza che rafforza il nostro senso di sé, contribuendo a migliorare la nostra resilienza.

La consapevolezza della propria identità, infatti, è fondamentale per irrobustire il senso del Sé. Ma cosa si intende per identità? È essenziale distinguere tra due componenti: l’identità personale e quella sociale. Entrambe sono cruciali nella formazione e nel mantenimento del senso di Sé.

L’identità personale è l’insieme degli elementi che determinano ciò che siamo, dal punto di vista fisico, psicologico, culturale e ambientale. Le nostre caratteristiche di personalità, che comprendono processi percettivi, emotivi, cognitivi e comportamentali, influenzano le nostre reazioni, il modo in cui affrontiamo le difficoltà e come comunichiamo con noi stessi, gli altri e il mondo. Questi elementi definiscono i nostri interessi, le abilità, gli atteggiamenti, le relazioni e gli affetti verso persone e luoghi cari, rendendoci unici e irripetibili. Questa unicità ci permette di mantenere continuità nella nostra esistenza, combattendo l’incertezza e rimanendo in equilibrio di fronte a cambiamenti e imprevisti.

Accanto a queste caratteristiche personali, c’è l’identità sociale, studiata dalla psicologia sociale dei processi di gruppo e delle relazioni intergruppo. L’identità sociale è la parte del concetto di Sé che deriva dalla conoscenza della nostra appartenenza a uno o più gruppi sociali, insieme al valore e al significato emotivo che attribuiamo a tale appartenenza. Questo aspetto del nostro senso di Sé è legato a motivazioni e affetti delle appartenenze di gruppo, che diventano una fonte primaria dell’identità sociale stessa. Ogni volta che ci vediamo come membri di un gruppo, richiamiamo una componente della nostra identità sociale, influenzando il nostro modo di comunicare e relazionarci con gli altri.

È naturale preferire un concetto di sé positivo. Poiché parte del nostro concetto di sé è definito dalle affiliazioni ai gruppi, tendiamo a vedere i nostri gruppi in modo positivo. Valutiamo il valore e il prestigio del nostro gruppo attraverso il confronto con altri gruppi. Questi confronti influenzano direttamente o indirettamente la nostra autostima. Se il nostro gruppo è percepito come migliore, anche noi ci sentiamo migliori. Questo favoritismo verso il proprio gruppo soddisfa il bisogno di autoaccrescimento e riduce l’incertezza soggettiva.

L’identità personale e quella sociale si costruiscono dalla nascita e si modellano per tutta la vita attraverso il dialogo, la comunicazione e le relazioni che intratteniamo con noi stessi, con gli altri e con il mondo. Questi tre tipi fondamentali di relazioni interdipendenti – tra il sé e il sé, tra il sé e gli altri, e tra il sé e il mondo – permettono l’espressione del nostro sistema percettivo-reattivo. Un sistema sano è flessibile, mentre uno rigido è insano. Questo sistema include concezioni, punti di vista, sequenze interattive e soluzioni tentate nell’affrontare l’esistenza.

Un senso definito e consapevole della propria identità personale e sociale fornisce un forte baricentro interiore. Questo ci permette di percepire noi stessi in modo costante nel tempo, sia in circostanze favorevoli che incerte, sia in benessere che in crisi. Questo baricentro è cruciale perché ogni essere umano affronta ostacoli, difficoltà, perdite e dolori in una vita imprevedibile e in continua trasformazione. Prendersi cura e rispettare la propria identità è essenziale per attutire gli urti, affrontare i cambiamenti e sentirsi vivi.

Prendiamoci cura di noi stessi, dei nostri cari e dei nostri luoghi del cuore. Manteniamo viva la nostra identità personale e sociale, traendo ispirazione e forza dalle nostre radici e dalle nostre comunità. Le contrade sono un esempio luminoso di come una forte identità sociale possa fungere da baluardo contro l’incertezza, garantendo continuità e resilienza.

Dott. Jacopo Grisolaghi
Psicologo, Psicoterapeuta, Dottore di Ricerca in Psicologia, Sessuologo, PsicoOncologo e Ricercatore del Centro di Terapia Strategica
Professore a contratto Università degli Studi eCampus
www.jacopogrisolaghi.com
IG @dr.jacopo.grisolaghi