Straordinario: tutte le valutazioni sui fantini
Ecco le nostre pagelle sui dieci fantini che hanno corso il Palio Straordinario, vinto dalla Contrada della Tartuca con Andrea Coghe detto Tempesta e Remorex, che è giunto scosso al bandierino.
Andrea Coghe detto Tempesta (Tartuca). Non prende la lode perchè Remorex arriva al bandierino scosso, ma la corsa è assolutamente da voto altissimo. Si butta subito all’interno, affronta il primo giro tutto su quella corsia, poi il secondo San Martino è un capolavoro: infila tre Contrade e anticipa il Nicchio. Cade poi al Casato, ma il volo di Remorex prosegue. Voto 10.
Giovanni Atzeni detto Tittia (Nicchio). Le problematiche al canape di Violenta da Clodia non gli permettono di prendere una mossa come avrebbe voluto e si ritrova nelle retrovie alla fonte. Deve compiere una rimonta lenta, trova anche qualche intoppo (ad esempio al secondo Casato), alla fine tale rimonta riesce solo in parte. Voto 7.Â
Jonatan Bartoletti detto Scompiglio (Giraffa). Prova a fare un Palio tutto di testa, cercando le traiettorie interne che servivano per riuscire a anticipare cavalli più potenti del suo. La cosa quasi gli riusciva, poi l’infortunio a Raol gli fa concludere la cosa. Svelto come al solito al canape. Voto 6,5.
Elias Mannucci detto Turbine (Chiocciola). Vince la sua avversaria e questo, chiaramente, influenza il voto finale. Prende bene la mossa, spinge fino a San Martino e riesce a difendersi fino al primo Casato. Poi allarga un po’ troppo e non riesce a rintuzzare l’attacco della Civetta, perdendo la testa. Cade al secondo Casato. Voto 6.Â
Andrea Mari detto Brio (Civetta). Techero palesa problemi al canape, Brio non riesce a prendere bene la mossa, ma si getta subito su corsie interne. La cosa gli permette di impostare benissimo il primo Casato e sferrare un attacco micidiale alla Chiocciola. Si presenta primissimo al secondo San Martino, ma poi qualcosa non funziona e Techero non gira. La sua corsa finisce lì, nonostante riesca a rimanere a cavallo. Voto 6,5.
Valter Pusceddu detto Bighino (Lupa). Con Schietta esce bene dai canapi, ma è il più esterno fra le Contrade che riescono a partire e non riesce a “sterzare” verso l’interno. Così viene coinvolto nella caduta di Torre e Oca e conclude la sua corsa al primo San Martino. Voto 5.
Giosuè Carboni detto Carburo (Torre). Conferma le sue doti di fantino adattissimo al Palio “in difesa”. Al canape è sempre immobile in attesa della rincorsa dell’avversaria, che prova a coglierlo impreparato: al momento della partenza, però, Carburo lo aspetta, lo nerba e al primo San Martino lo tampona. Per il Palio che aveva impostato è praticamente perfetto. Voto 8.Â
Giuseppe Zedde detto Gingillo (Oca). Con Sorighittu sperava di potersela giocare al canape, perchè avrebbe avuto a disposizione qualche possibilità in più di trovare i pertugi giusti. Di ricorsa prova a replicare quanto fatto ad agosto con la Lupa, ma trova la Torre a intralciargli la strada. Voto 5.
Federico Arri detto Ares (Drago). Esordio a Siena con Una per tutte che aveva fatto intravedere qualcosa di buono nelle prove. Riesce a prendere una buona mossa, nonostante il posto alto al canape, ma poi rimane nelle retrovie al primo San Martino. Cade al terzo giro, sempre nelle retrovie. Voto 5.Â
Carlo Sanna detto Brigante (Selva). Alla partenza discreta non riesce a dare un seguito positivo: con Rombo De Sedini traccia una traiettoria tutta esterna che non gli fa recuperare terreno. Cade al secondo Casato. Voto 5.Â