Tratta, brillano Arestetulesu, Tabacco e Unamore. Ora le scelte dei capitani

Conferme e qualche sorpresa nelle batterie della tratta. Con i capitani che questa volta hanno voluto anche far effettuare una batteria di recupero. Buona mattinata per Arestetulesu, Tabacco, Buran, Unamore, Chiosa Vince, Zenis. Tra poco inizierà la riunione dei capitani per la scelta dei dieci soggetti del lotto per il Palio dell’Assunta.

Nella prima batteria esce benissimo dai canapi Zenis che compie due giri a velocità sostenuta con Gabriele Lai, che poi riprende il cavallo. Passa in testa Benito Baio con Andrea Sanna, che si difende dagli assalti delle accoppiate Mula-Volpino e Chiavassa-Antine Day e arriva primo al bandierino.

Molto bene Enrico Bruschelli su Buran nella seconda batteria. Guglielmi rimane al canape con Compilation, parte in testa Bellocchio che compie una corsa al comando e arriva primo al bandierino con un paio di colonnini di vantaggio. Poco impegnate Schietta e Abbasantesa.

Molto buona la partenza di Zeniata, con Federico Fabbri, nella terza batteria. Niccolò Francesconi cade a San Martino da Varina, il cavallo prosegue scosso. Vince alla fine Alessio Giannetti su Vento Fresco.

Ancora Federico Fabbri in evidenza nella quarta batteria, stavolta su Chiosa Vince. Il giovane fantino senese parte davanti a tutti, poi c’è l’allungo di Alessio Bincoletto su Amarcord de Mores che va a vincere davanti all’accoppiata composta da Marco Bitti e Astoriux.

Vankook ha qualche difficoltà tra i canapi nella quinta batteria, ma poi Federico Fabbri prende ottimamente il tempo della mossa e parte in testa. Allunga poi Unamore, con Alessandro Cersosimo, subito dietro ci sono Andrea Sanna e Anì de Marchesana.

I capitani scelgono di far effettuare una batteria di recupero. Ci sono Arestetulesu, Tabacco, Buran, Zenis, Schietta, anche Abbasantesa e di rincorsa c’è Urian. Una partenza falsa, c’è ovviamente un po’ più di tensione in questa batteria. Parte Arestetulesu davanti a tutti, poi è Tabacco a prendere la testa e dietro di lui c’è Zenis. Le posizioni non cambiano.

Gennaro Groppa