Continua a far discutere in città il progetto dell’installazione di arte contemporanea che Edoardo Tresoldi dovrebbe realizzare in piazza Jacopo della Quercia. Un’opera il cui costo di realizzazione dovrebbe aggirarsi sui 2 milioni di euro. L’argomento è stato anche affrontato nel consiglio comunale che si è tenuto ieri nella sala del capitano del popolo di palazzo comunale, con l’interrogazione presentata dal gruppo Pd che è stata illustrata da Bruno Valentini e con la risposta data dall’assessore comunale alla cultura Pasquale Colella (leggi l’articolo). È stato in realtà, come Siena News ha riportato, l’unico tema affrontato nell’assise cittadina di ieri. Subito dopo, infatti, il capogruppo del Partito democratico Alessandro Masi ha chiesto la verifica del numero legale di consiglieri in aula. Numero che non c’era. Erano presenti in 13 e perché l’assise potesse andare avanti servivano almeno 17 consiglieri. Il presidente del consiglio comunale Marco Falorni a quel punto non ha potuto che constatare la situazione e annullare e rinviare la seduta (leggi l’articolo).
Nella conferenza stampa tenuta poco dopo dagli esponenti delle minoranze, che hanno voluto manifestare il loro dissenso per le tante assenze nel consiglio di ieri, si è tornati a parlare dell’installazione di Tresoldi. Lo ha fatto soprattutto l’esponente del gruppo Per Siena Pierluigi Piccini: “Si sente dire – ha detto Piccini – che alcuni dei consiglieri della maggioranza che erano assenti in questa occasione non siano in vacanza, e che non si sarebbero invece presentati nell’assise cittadina come forma di protesta per la decisione della giunta sull’installazione di Edoardo Tresoldi. La notizia di voler realizzare questa installazione ha creato sconcerto in città. In aula è stato l’assessore Pasquale Colella a rispondere all’interrogazione, noi avremmo invece gradito che a parlare fosse il sindaco De Mossi. Ma era assente. Mi chiedo se questa maggioranza voglia continuare a finanziare eventi sporadici, come sarebbe l’installazione di Tresoldi, o se vuole invece pensare a dare corpo a qualcosa di strutturale. Se io avessi 2 milioni di euro da spendere li metterei ed investirei sul Santa Maria della Scala. Credo che a fronte di un importo di quel tipo la città abbia infatti altre priorità. Se De Mossi vuole fare un’operazione simile significa che ha già deciso di ricandidarsi alle comunali”.
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