Il 19 gennaio del 1914 muore a Siena il garibaldino Giovanni Sartini. Con la sua scomparsa inizia una disputa tra i reduci e la Contrada del Valdimontone
Il 19 gennaio 1914 muore a Siena Giovanni di Giuseppe Sartini. Era nato l’11 luglio 1837, anche nel 1878 risultava residente a Grosseto. Giovanni a vent’anni parte per Talamone e lì si imbarca con i Mille al seguito di Garibaldi; Sartini fu anche al seguito del generale anche durante la Terza Guerra d’Indipendenza, quando rimane ferito a Custoza.
Sulla facciata dell’edificio in cui era nato, in via di Valdimontone al numero 11, promossa dalla Società dei Garibaldini Senesi, nel 1919 fu murata una targa per ricordare le gesta coraggiose di questo “umile eroe” del popolo. L’apposizione dell’epigrafe creò, però, non poche discussioni. All’inaugurazione, fissata il 20 settembre di quell’anno, fu invitata anche la Contrada di Valdimontone, nel cui territorio sorgeva la casa natia del Sartini, “per rendere più degna e più bella questa festa popolare”. Alla richiesta il Priore Luigi Marchetti rispose (dopo aver evidenziato che la Società era incorsa nell’errore di indirizzare l’invito al Capitano del Montone, “rappresentante ufficiale della Contrada soltanto per ciò che si riferisce alle Corse”, e non al Seggio, unico organo che poteva deliberare in materia), faceva presente che la Contrada non avrebbe potuto partecipare “perché una recente disposizione del Magistrato delle Contrade” proibiva “ogni intervento a manifestazioni pubbliche senza una previa deliberazione del Magistrato stesso”. Di più, l’indispettito Priore smentiva categoricamente la notizia sulla certa adesione della Contrada, apparsa ne “Il Nuovo Giornale” del 2 settembre, ammonendo che “chiunque si fosse arrogato il diritto di aderire in suo nome, avrebbe commesso un arbitrio”.
La cerimonia, tuttavia, il 20 settembre 1919, come stabilito si svolse secondo programma: dopo aver onorato la statua di Garibaldi alla Lizza con l’apposizione di una corona di fiori, il corteo dei partecipanti si recò, accompagnato dalla musica, in via di Valdimontone, dove fu scoperta la lapide e l’avvocato Wolfango Valsecchi intrattenne i presenti con una prolusione su Sartini e la spedizione dei Mille.
Maura Martellucci
Roberto Cresti