Il 27 febbraio 1929, muore Domenico Barduzzi, scienziato e dermatologo molto attivo nella vita cittadina. Già Rettore dell’Università, sua fu l’idea dell’acquedotto del Vivo
Il 27 febbraio 1929, muore Domenico Barduzzi, scienziato e dermatologo (celebri tra gli altri i suoi studi sulla sifilide) era nato a Brisighella (provincia di Ravenna, il 5 agosto 1847) ma è vissuto a Siena per gran parte della sua vita sentendosi senese di adozione: dal 1890 fu infatti docente universitario nella città del Palio, partecipando allo stesso tempo ad importanti eventi a livello nazionale, come la fondazione della Società Italiana di Storia della Medicina.
Fu Rettore del nostro Ateneo dal 1892 al 1912; più volte assessore comunale, pro-sindaco, presidente dell’Accademia dei Fisiocritici, tra i fondatori della Pubblica Assistenza, presidente dell’Ordine dei Medici e di molte altre istituzioni cittadine alle quali non fece mai mancare il suo sostegno e attivo contributo. A lui (appassionato di studi di idrologia) Siena deve la soluzione dell’annoso problema della carenza di acqua potabile: nel 1896, infatti, suggerì la realizzazione dell’acquedotto del Vivo, completato nel 1944. Negli ultimi anni di vita lasciò l’insegnamento per offrire il suo alto contributo alla Storia della Medicina. Domenico Barduzzi viene ritratto in un bassorilievo eseguito dallo scultore senese Emilio Gallori nel 1915. Il calco originale è custodito nel Museo dell’Università di Siena, mentre riproduzioni in bronzo sono presenti nell’aula magna dell’Accademia dei Fisiocritici, in una lapide a ricordo della sua abitazione a Siena in via San Martino (n.c. 29-31) e sulla sua tomba nel cimitero di Brisighella.