Al 15 giugno si sarebbe dovuta chiudere la prima fase per la costruzione del futuro del Santa Maria della Scala. E invece no, i tempi slittano. C’è tempo infatti fino al 4 luglio prossimo per presentare i progetti relativi al bando di gara per l’affidamento di cinque anni in semiconcessione per incentivare la massima sinergia tra pubblico e privato nella prospettiva di rendere il Santa Maria della Scala non soltanto un luogo espositivo, ma anche un vero e proprio centro culturale di produzione e ricerca innovativo e contemporaneo, di respiro locale e internazionale, con modalità sostenibili da parte del bilancio del Comune.
La domanda è: perché? C’è necessità, per dare un futuro a questa città ma all’intero territorio, di conseguenza, di stringere con progetti e strategie che possano traghettare Siena fuori da questo limbo.
La risposta – nel momento in cui chiediamo spiegazioni – arriva immediata dal sindaco Bruno Valentini: “Naturalmente sono stato informato dai funzionari che si occupano del progetto, parlo secondo la relazione che mi è stata fatta in merito: abbiamo ricevuto diverse richieste di chiarimenti da parte di soggetti che volevano partecipare al bando ma non capivano alcuni punti. I funzionari hanno verificato, tra le tante richieste analoghe arrivate, che in alcuni casi – non tutti – davvero i passaggi potevano non essere chiari così è stata decisa la proroga. E non perché abbiamo paura di esposti o contestazioni, le procedure sono regolari ma almeno così non ci sarà alcun dubbio per nessuno”.
E questa sarà la garanzia di qualità, secondo voi? “Sì – risponde il primo cittadino – , anzi auspico che ci sia una grande partecipazione perché questo porterà anche offerte di qualità”.
Sorveglianza, biglietteria e portineria, servizi didattici e bibliotecari, bookshop e caffetteria, attività di informazione e accoglienza turistica. Ma anche progetti e nuova identità: questi i servizi principali richiesti, dovranno aspettare prima di vedere una nuova strategia. Un po’ di più. E speriamo che si arrivi a una soluzione che porti davvero qualità e competenza perché non ci si improvvisa – come in ogni lavoro – gestori di eventi e di attività, esperti di incoming e promozione turistica. E sinceramente di mestieranti ne abbiamo avuti fin troppi in troppi settori, a Siena.
Katiuscia Vaselli
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