Domenica Marina Gennari parlerà del terremoto che colpì Siena il 26 maggio 1798
In questi giorni in cui purtroppo parliamo molto dei sismi nell’Appennino centrale dobbiamo ricordare che anche la nostra città è stata colpita in passato. Era il 26 maggio 1798 e passate le una del pomeriggio una forte scossa di terremoto, stimata intorno al quinto grado della scala Richter, fece tremare Siena e le terre circostanti. La città visse uno dei momenti più drammatici della sua storia: interminabili secondi in cui un violento sisma provoca la morte di tre persone ed il ferimento di almeno cinquanta.
La scossa creò forti danni ai rioni di Ovile e Fontebranda e provocò crolli all’interno del Duomo, della basilica di San Domenico e delle chiese di San Cristoforo e di San Raimondo al Refugio. Lesionati anche gli edifici della Sapienza, Palazzo Pubblico ed i palazzi Tanucci e Piccolomini. Per pochi, ma interminabili secondi la Torre del Mangia oscillò vistosamente su Piazza del Campo. Tale è lo spavento e la confusione creatasi in città che si decise di annullare lo svolgersi dell’imminente Carriera del 2 luglio.
Domenica prossima, in occasione di “Il Saloncino – Un tè all’Opera”, Marina Gennari terrà una conferenza dal titolo “Siena 1798: l’orribil scossa”, un resoconto dettagliato di quel terribile giorno che vide Siena ferita dal più forte sisma della sua storia. Nell’occasione sarà possibile, come consuetudine, degustare pregiati tè provenienti da tutto il mondo tra cui un tè nero indiano Assam, un verde cinese White Downy ed uno scented nero cinese Rose Congou.
Il Saloncino si svolgerà nella Sala delle Statue a partire dalle 16.