Tre storiche maglie indossate da Gino Bartali in momenti leggendari del ciclismo internazionale sono state restaurate, grazie a un progetto realizzato da Opera Laboratori, e sono in mostra nella chiesa di Santa Petronilla, all’antiporto di Camollia a Siena. Si tratta di tre maglie che Bartali ha indossato in un arco temporale di 14 anni: una maglia gialla da lui indossata nel 1938, anno in cui vinse il suo primo Tour de France; un’altra maglia gialla del 1948, anno della sua seconda vittoria nella Grande Boucle, nei giorni dell’attentato a Palmiro Togliatti. E la maglia da campione d’Italia che si aggiudicò nel 1952. Bartali donò questi cimeli a don Bruno Franci: ma le maglie, con il trascorrere dei decenni, hanno inevitabilmente mostrato i segni del tempo e dell’usura. Da qui l’idea di effettuare il restauro, che è stato curato da Carla Molin Pradel.
Il progetto di restauro è stato avviato da un comitato di appassionati di sport e di storia senese, guidato da don Dino Arciero e promosso dall’Arcidiocesi di Siena, attraverso don Vittorio Giglio, responsabile per le comunicazioni sociali. Il progetto, sostenuto e realizzato da Opera Laboratori, taglia lo striscione d’arrivo alla vigilia della manifestazione del le Strade Bianche. “Questa non è una mostra, questa esposizione ha un senso ancora più profondo – commenta Stefano di Bello, responsabile di Opera Laboratori a Siena. – Abbiamo voluto sostenere questo progetto per ricordare al meglio Gino Bartali con l’emozione di poter rivivere questi suoi doni”.
Bartali era un credente ed ebbe con don Bruno Franci, all’epoca parroco della chiesa di Santa Petronilla a Siena, una salda amicizia. I due si conobbero per la festa dell’Assunta del 1935 a Vallombrosa e da quel giorno tra di loro ci fu una fitta trama di rapporti. Nel luglio 1937 il sacerdote senese accorse a Marsiglia al capezzale del campione costretto al ritiro nel suo primo Tour de France. L’anno seguente, quando Bartali vinse il Tour de France, il campione donò al sacerdote una delle undici maglie gialle indossate nel suo primo trionfo. Bartali si recava spesso a Siena a trovare l’amico sacerdote e a pregare nella sua chiesa. Vi si recò anche nel giugno del 1948 prima di partire per Parigi, promettendo di regalare all’amico un’altra maglia gialla in caso di successo finale. E così fece: Bartali tornò nella città del Palio lunedì 9 agosto per esaudire la promessa, regalando a don Bruno Franci la maglia indossata nella tappa conclusiva della manifestazione, la Roubaix-Parigi. Tutta questa storia del ciclismo è in mostra a Siena, con maglie restaurate e recuperate dai danni del tempo, nella chiesa di Santa Petronilla.
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