San Casciano dei Bagni, dalle lucerne ai bronzetti nuovi tesori emergono dagli scavi archeologici

Lucerne, bronzetti, oggetti simbolici e poi i frammenti di intonaco che restituiscono i colori del santuario: il racconto dell’epoca etrusca e romana non si ferma a San Casciano dei Bagni e prosegue anche con gli scavi archeologici che stanno andando avanti in queste settimane.

La prima tranche dei lavori di questa stagione estiva è stata raccontata in un evento nel borgo chianino. Un modo questo anche per far conoscere i ragazzi che da tutto il mondo vengono nel Paese ormai diventato hub della cultura internazionale. “Abbiamo trovato reperti in vetro ed in ceramica – racconta il primo cittadino Agnese Carletti – . Ci premeva però parlare anche di questi quarantacinque ragazzi che sono qui all’intera comunità”.

Intanto lo sguardo volge ai tesori ritrovati due anni fa, che in questi mesi hanno fatto il giro d’Italia dei musei. E sembra essere più di una speranza quella di poterli rivedere nel borgo nel 2026, con il nuovo museo che sarà pronto ad accoglierli. “La data è più che plausibile. Il direttore generale del Mic Massimo Osanna ci ha detto che sono dietro alla progettazione e all’affidamento dei lavori “, dice Carletti.

Nel frattempo San Casciano in queste settimane è protagonista al museo archeologico di Reggio Calabria, in un connubio simbolico tra i bronzi di Riace e quelli ritrovati nel 2022 nel santuario termale. “L’emozione è stata grande. Non voglio fare parallelismi ma credo che siano state messe insieme le due più grandi scoperte del patrimonio culturale italiano”, conclude Carletti.

MC