A San Casciano dei Bagni in Toscana, piccolo borgo nella provincia di Siena che ancora oggi conta molto sul turismo termale, gli archeologi sono impegnati da tre anni in uno scavo che ha già fatto parlare di sé. Ma la vera sorpresa, racconta all’Ansa l’archeologo Jacopo Tabolli, è arrivata in queste ultime settimane con la scoperta delle reali dimensioni del santuario, che era stato degli etruschi e che i romani nei primi secoli dell’impero vollero rifondare rendendolo monumentale. Eccezionale al punto da ordinare alla zecca il conio di un tesoro di sfavillanti monete in argento, oricalco e bronzo destinate forse proprio alle offerte dell’imperatore, per onorare quegli dei che dovevano vegliare sulla sua salute e su quella dei tanti notabili romani pronti ad affrontare il viaggio verso questo luogo sacro . “Un contesto senza uguali in Italia e nel Mediterraneo antico”, racconta l’archeologo.
Il ministro della cultura Dario Franceschini applaude: “Una scoperta davvero eccezionale che conferma l’importanza di questo scavo e del lavoro egregio portato avanti in questi anni”, ha commentato all’Ansa. Mentre il dg dei musei, Massimo Osanna, annuncia che ci sono già i fondi per dare vita a San Casciano ad un museo interamente dedicato alle scoperte del Bagno Grande: “Lo apriremo in un palazzo cinquecentesco del centro storico – anticipa Osanna – per allestirlo con i reperti già scavati e quelli che arriveranno”.