Domani, Domenica 5 agosto ricorre la festa liturgica della Dedicazione della Basilica romana di S. Maria Maggiore, popolarmente conosciuta come Santa Maria delle Nevi a seguito della leggenda che narra di una straordinaria nevicata il 5 di agosto del 358 sul colle romano dell’Esquilino, laddove papa Liberio avrebbe poi costruito la più grande e più famosa delle basiliche romane intitolate alla Madonna.
A Siena esiste una piccola chiesa, capolavoro del rinascimento senese, intitolata alla Madonna delle Nevi, edificata a partire dagli anni ’70 del secolo XV nella zona allora adiacente all’Arco dei Malavolti, oggi fra il retro del Palazzo delle Poste e l’inizio di Via Montanini.
La chiesa fu edificata dal Vescovo Giovanni Cinughi, nominato da papa Pio II nel 1462 primo Vescovo di Pienza. Il Vescovo Cinughi volle la chiesa di S. Maria delle Nevi come monumento celebrativo della propria nobile famiglia, tanto che la proprietà dell’edificio è rimasta ai Cinughi de’ Pazzi fino a tempi recenti.
Oltre alla schietta architettura quattrocentesca opera probabilmente della cerchia di Francesco di Giorgio, all’interno della chiesa è possibile ammirare uno dei dipinti più significativi del rinascimento senese: la pala d’altare, raffigurante la Madonna delle Nevi, opera firmata da Matteo di Giovanni e datata nel 1477.
La chiesa è oggi di proprietà pubblica, gestita dalla Pinacoteca nazionale di Siena. In occasione della festa della Madonna delle Nevi, domenica 5 agosto, la chiesa sarà aperta dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.30 alle 19.30.
Alle ore 17.00 sarà celebrata la S. Messa. A seguire un concerto del violinista Leonardo Ricci.
Contestualmente alla chiesa di S. Maria delle Nevi, la Pinacoteca offre alla città anche l’apertura straordinaria dalle 15.00 alle 19.00 della Cappella della famiglia del Taja, nel complesso del palazzo Barabesi, con accesso da Via Malavolti.