Piatti vegetariani (ma non solo) ai primi posti. È il dato che emerge dai trend gastronomici secondo il report di Mintel. L’aumento del consumo di piatti vegetariani, ma anche vegani, riflette un generale indirizzo degli italiani verso un’alimentazione sana e salutista, sempre più attenta alle etichette e alla composizione dei cibi, ma anche sempre più aperta alle sperimentazioni culinarie. Complice, in questo, la rete in cui esiste una grande varietà di siti specializzati in alimentazione, salute e benessere come Tantasalute.it o Almeglio.it che mettono in guardia sui rischi per la salute derivati da un’alimentazione scorretta e, allo stesso tempo, offrono approfondimenti sui cibi di “nuova generazione” e i modi per cucinarli. Del resto, i dati di Google Trend 2015-2016 confermano queste tendenze, con parole legate alle nuove sperimentazioni culinarie vegetariane, ma anche esterofile, come “zenzero”, “curcuma” e “daikon” che scalano le classifiche, se comparate alle stesse ricerche effettuate l’anno precedente, e si pongono ai primi posti del podio, raggiungendo variazioni in percentuale pari al 106% in più per lo zenzero, al 74% per la curcuma e al 41% per il daikon. Nella stessa direzione si pone anche la ricerca di piatti organici, con gli italiani che, stando alle previsioni, saranno sempre più attenti alla provenienza degli alimenti che consumano e cercheranno, dove possibile, di scegliere prodotti a chilometro zero.
Trash cooking per cucinare gli avanzi di cibo. Un trend che potrebbe far storcere il naso a molti riguarda la possibilità di mangiare al ristorante scarti e avanzi di cibo rivisitati. Si tratta della cosiddetta trash cooking, una tendenza di origine statunitense, con la quale gli chef, (anche italiani a quanto pare!), proveranno a combattere gli sprechi alimentari, cercando ispirazione nei bidoni dell’immondizia invece che nel frigo, per realizzare piatti gourmet e, promettono, altamente gustosi.
Khachapuri e altri piatti impronunciabili, iniziate a esercitarvi. La trash cooking non è la sola tendenza gastronomica stramba che vedremo quest’anno. Preparatevi ad assaggiare piatti dal nome impronunciabile come il Khachapuri, cioè una barchetta di pasta che proviene dalla Georgia e ospita al suo interno un mix di formaggi filanti sui quali si cuoce un uovo all’occhio di bue, l’harissa, il gochujang e lo skhug, piatti dal sapore mediorientale e decisamente hot, grazie alla generosa presenza di peperoncini piccanti verdi e rossi o le o-konomi-yaki, crespelle che costituiscono solo uno dei piatti della cucina giapponese, che, accanto alla cucina fusion, si conferma come una delle arti culinarie etniche più apprezzate in Italia negli ultimi anni.
Cucina d’autore applicata alla pizza. Quella della pizza gourmet è una tendenza del 2016 che mira a confermarsi anche nel 2017. In questo caso, il condimento e gli ingredienti tradizionali della pizza sono rivisitati nel segno della qualità, con l’utilizzo di prodotti gourmet e farine bio, di origine controllata e certificata, che donano un tocco in più (oltre che un costo in più!) ad uno dei cibi italiani più amati di sempre, riflettendo la tendenza ad accontentare il palato di clienti, diventati ormai sempre più esigenti.
Alessia Baldassarre
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