Durante i lavori per la costruzione della cassa di espansione sul Torrente Riofi a Terranuova Bracciolini (AR) sono stati scoperti reperti interessanti, resti archeologici di epoca preistorica.
Lo scavo archeologico, diretto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo, sotto la responsabilità scientifica della dottoressa Ursula Wierer, è iniziato da poche settimane.
Lo scavo, effettuato dalla ditta ARA di Monteriggioni e coordinato dal dottore Prasildo Brilli, ha messo in luce uno strato ricco di reperti che appare come una zona di smaltimento di rifiuti risalente a circa 2000 a.C. I “rifiuti preistorici”, costituiti da frammenti di recipienti ceramici, strumenti in selce e rari resti ossei di animali insieme a carboni, sono probabilmente relativi a un vicino insediamento o a una singola abitazione. In particolare le decorazioni presenti sui vasi ricordano le produzioni in uso all’inizio dell’età del Bronzo.
Questa evidenza archeologica, la prima nel suo genere documentata e scavata nel Valdarno Superiore, attesta che anche le aree a bassa quota, nonostante fossero interessate dalle dinamiche fluviali e da frequenti eventi alluvionali come il basso corso del Riofi, erano sfruttate dalle comunità preistoriche, presumibilmente a fini agricoli e di allevamento.
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