Tre studenti dell’Università per Stranieri di Siena sono stati premiati, insieme ad altri colleghi degli atenei di Firenze e di Pisa, come vincitori del concorso sul contrasto agli stereotipi di genere.
Gli stereotipi di genere possono presentarsi in modi e forme diversi, nei testi scolastici e scientifici, nella comunicazione politica, nella pubblicità e più in generale nei luoghi di lavoro. Per cercare di contrastare il fenomeno e studiarne percorsi di superamento, la Regione Toscana, la Commissione Regionale Pari Opportunità e gli Atenei toscani (Università di Firenze, Università di Pisa, Scuola Superiore Normale di Pisa, Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena, Scuola IMT Alti Studi di Lucca) hanno dato vita ad un concorso per tesi di laurea e pubblicazioni scientifiche dal titolo “Analisi e contrasto degli stereotipi di genere”, riservato alle studentesse, agli studenti, alle dottoresse e ai dottori di ricerca delle università toscane.
I vincitori dell’edizione 2018 sono risultati Lisa Bussolotti (Università degli Studi di Firenze), Arianna Corbani (Università degli Studi di Firenze), Nora Colombotto Rosso (Università degli Studi di Firenze), Letizia Baroncelli (Università degli Studi di Firenze), Francesca Bianco (Università per Stranieri di Siena), Francesca Zocco (Università di Pisa), Giulia Bongini (Università degli Studi di Firenze), Carmelina Gambone (Università per Stranieri di Siena), Arianna Sicilia (Università per Stranieri di Siena), Michela di Caro (Università degli Studi di Firenze). Ogni vincitore ha ricevuto un premio di 1000 euro.
Alla cerimonia di premiazione dei vincitori, che si è svolta ieri nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Siena, erano presenti Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana, con delega a cultura, università e ricerca, Pietro Cataldi, rettore dell’Università per Stranieri di Siena e Rosanna Pugnalini, presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità, insieme ai componenti della commissione di valutazione del concorso Lara Baldacci, Rita Biancheri, Donatella Alessandra Della Porta, Cristian Iozzelli, Lara Lazzeroni, Emiliano Ricciardi, Emanuele Sommario, Lucinda Spera e Simonetta Ulivieri.
“Si tratta di un’iniziativa che si colloca nel quadro delle politiche che da anni stiamo portando avanti sul contrasto degli stereotipi associati al genere”, ha spiegato Monica Barni. “Abbiamo previsto una copertura finanziaria del bando per tre anni accademici allo scopo di dare continuità all’iniziativa con la convinzione che su questi temi bisogna lavorare a partire dall’educazione e dalla sensibilizzazione, con il coinvolgimento dei giovani, delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Abbiamo cominciato lo scorso anno e stiamo proseguendo sulla strada intrapresa. I lavori premiati in occasione della prima edizione sono stati formalmente acquisiti dalla Biblioteca regionale e faranno parte della collana editoriale della Commissione Pari opportunità”.
La professoressa Lucinda Spera, presidente della giuria, ha messo in evidenza che anche l’edizione di quest’anno ha premiato giovani provenienti da atenei toscani che nelle loro tesi di laurea magistrale si sono occupati del tema indicato dal bando da diversi punti di vista e ambiti disciplinari, dalla letteratura, al diritto, alle scienze della formazione, alla psicologia, alla linguistica, e che il premio ha raggiunto così l’importante obiettivo di sensibilizzare gli studenti in formazione presso i nostri atenei rispetto al tema degli stereotipi di genere.