Sulle tracce della musica del nostro tempo: il Chigiana keyboard ensemble interpreta il nuovo brano di Marco Quagliarini in prima mondiale

In concerto al Chigiana International Festival & Summer Academy Tracce, mercoledì 21 agosto, alle 21.15. nella chiesa di Sant’Agostino a Siena, il Chigiana Keyboard Ensemble – nella formazione a 4 pianoforti composta da Roberto Arosio, Monica Cattarossi, Alessandra Gentile, Tamami Toda-Schwarz – affronterà una molteplicità di linguaggi musicali dal Novecento storico alla musica d’oggi, dall’astrazione spirituale di Visions de l’Amen di Olivier Messiaen, al dinamico minimalismo di Short Ride in a Fast Machine di John Adams, alla creazione in prima assoluta al Festival di una nuova opera per 2 pianoforti a 4 mani di Marco Quagliarini (Torre del Greco, 1973), commissionata dall’Accademia Chigiana per il Chigiana International Festival 2024. Intitolata Segni, tracce, residui, l’opera induce una riflessione sulla nostra capacità di percepire l’universo attraverso la musica, guidata dalla provocazione contenuta nella domanda – “una cadenza misteriosa è forse all’origine del cosmo?”- che l’autore pone nelle sue note di presentazione, e sulle tracce che l’evento musicale ripercuote all’infinito nel mondo.

Visions de l’Amen, capolavoro rivoluzionario di Olivier Messiaen per due pianoforti, scritta nel 1943 durante l’occupazione tedesca di Parigi per essere eseguita assieme alla sua giovane allieva Yvonne Loriod, divenuta in seguito una delle più importanti pianiste francesi, nonché moglie dello stesso compositore, è una profonda meditazione religiosa dall’intensità emozionale travolgente. Il ruolo dei due pianoforti è ben suddiviso: gli elementi melodici ed espressivi sono confinati al secondo pianoforte, la parte di Messiaen, mentre tutto ciò che è percussione, vivacità e sviluppo ritmico è udibile nella parte del primo pianoforte, originariamente destinata alla Loriod.

“Sai com’è quando qualcuno ti chiede di fare un giro in una fantastica auto sportiva, e poi ti penti di aver accettato?” così chiosava, commentando il “mood” del suo brano Short Ride in a Fast Machine, il compositore statunitense John Adams, classe 1947, nativo di Worcester in Massachusetts. Gioiosamente esuberante, brillantemente orchestrato per una grande orchestra, la composizione sarà qui eseguita nella trascrizione per.. di…… Il brano inizia con la marcatura dei quarti, tratto distintivo della musica di Adams, che crea una sorta di tunnel ritmico attraverso cui musicisti e ascoltatori vengono proiettati a tutta velocità. Il brano presenta tratti distintivi del minimalismo: ripetizione, battito costante e, forse soprattutto, un linguaggio armonico con un’enfasi sulla consonanza, diverso da qualsiasi altra cosa nella musica d’arte occidentale degli ultimi 500 anni. L’obiettivo di Adams, di inventare una musica al tempo stesso familiare e sottile, rende quest’opera piena di sorprese, sempre incantevoli nel loro splendore sonoro e cariche dell’energia generata dal loro movimento armonico.

“Se l’universo, dunque, è uno spazio vuoto ci si chiede il perché proprio in quel punto, in quel l’istante dello spazio-tempo e non altrove particelle elementari si aggregano in masse percepibili. Una cadenza che ci è misteriosa è forse all’origine del cosmo?” riflette il compositore Marco Quagliarini, nell’incipit delle sue note di presentazione di Segni, tracce, residui. “La nostra percezione della musica è indiretta perché avviene attraverso una traccia esile, evanescente, chiamata suono. Questi oggetti sonori di varia densità e ampiezza, proprio perché generati da un’unica entità primaria, sono affini e per questo vibrano per simpatia. La loro affinità genera risonanze dentro uno spazio vuoto. Per questo motivo, in questo spazio infinito e silente nel quale ci sentiamo smarriti, tutto ciò che accade in un momento genera, per simpatia, un accadimento in un altro momento”. Ed è sulle tracce di queste misteriose eco, che la composizione prende le mosse.

Marco Quagliarini, pianista e compositore, è nato a Torre del Greco. Giovanissimo ha intrapreso lo studio del pianoforte sotto la guida di Marino Mercurio. Si è quindi perfezionato con il noto pianista russo Lazar Berman. Ha iniziato il suo percorso di composizione con Gaetano Panariello, per poi diplomarsi al Conservatorio di S.Cecilia, dove ha studiato con Ivan Vandor, con Matteo D’Amico e con Ivan Fedele, ricevendo dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il prestigioso premio “Goffredo Petrassi”.

La sua musica è eseguita in importanti contesti italiani e internazionali da gruppi musicali specializzati in ambito contemporaneo quali Ensemble Recherche, dèdalo ensemble, Sentieri selvaggi, Algoritmo, Contempoartensemble, NED ensemble, Freon ensemble, Imagosonora, Ardorè Duo, Quartetto Nous, Orchestra Nazionale della RAI e Orchestra di Padova e del Veneto.

Biglietteria e informazioni – Biglietti disponibili online e presso la biglietteria di Palazzo Chigi Saracini (lunedì-sabato ore 11-18); presso il luogo del concerto, due ore prima dello spettacolo: www.chigiana.org; 0577220922 (ore 11-18 dom chiuso); biglietteria@chigiana.org.