Sono tornati agli antichi splendori gli apparati argentei dell’altare della Madonna di Provenzano, al centro del quale è esposta la venerata immagine, in onore della quale si corre il palio del 2 luglio.
La preziosa “macchina” d’altare, realizzata nell’arco di due secoli, dal ‘600 all’800, è frutto di numerose donazioni ex voto di Contrade, privati e devoti riconoscenti alla Madonna di Provenzano. Essa consiste nella parte più antica dal tabernacolo dove è conservata la Madonna, nelle statue inginocchiate di Santa Caterina e San Bernardino e nella gloria di angeli e nuvole che si stagliano con una raggiera intorno al tabernacolo. Alla realizzazione hanno contribuito certamente i migliori artisti, argentieri e scultori della Siena del tempo, probabilmente ispirati alle maniere della bottega dei Mazzuoli.
Grazie all’intervento della Fondazione MPS, col bando “Let’s art”, il contributo del Magistrato delle Contrade e la raccolta fondi fra tanti privati cittadini, senesi e non, è stato possibile il delicato intervento di restauro di un’opera significativa per il patrimonio artistico della Città, ma soprattutto per il significato che rappresenta, particolarmente in questo momento.
I restauri saranno presentati domani, giovedì 23 giugno alle 12, nella Collegiata di Provenzano. Venerdi 24, alle 16, i gruppi piccoli delle Contrade estrarranno l’ordine delle bandiere che saranno esposte in Collegiata, “primo atto”, che apre ai riti del ritrovato palio di Provenzano.
K.V.