“Il trend degli ingressi ai musei comunali è positivo”. Luigi de Mossi e Pasquale Colella provano ad uscire dall’angolo dopo le critiche ricevute negli scorsi giorni sui numeri degli ingressi ai musei comunali e danno la loro lettura ai dati registrati nel 2022.
Palazzo pubblico, in una nota, ricorda infatti come quello passato sia stato l’anno della crisi energetica, della guerra e di parziali chiusure a causa del covid. Tutto sommato dunque, viene evidenziato dal Comune, Museo Civico, Torre del Mangia e Santa Maria della Scala “hanno presentato percentuali positive”.
Il comunicato poi cita nuovamente i numeri degli ingressi delle tre strutture e si sofferma sugli aspetti positivi dei dati. E quindi per il Museo Civico si sottolineano “i picchi nei mesi di alta stagione”. Per la Torre del Mangia si afferma che il risultato di 55mila ingressi è buono “nonostante le restrizioni dei primi mesi del 2022 e una situazione ancora difficile per il turismo, alle prese con le criticità del covid”. Per il Santa Maria della Scala vengono messi sotto la lente d’ingrandimento sia il “trend costante anche nei mesi di così detta “bassa stagione”” , che gli oltre 5mila ingressi per la mostra invernale su Vivian Maier.
Il raffronto con gli anni precedenti viene fatto ed è la pandemia che gioca un ruolo decisivo nell’arringa di palazzo pubblico. Se nel 2020 e nel 2021 il covid ha di fatto causato un crollo verticale degli ingressi per Torre del Mangia e Museo Civico adesso i livelli stanno piano piano tornando al pre-emergenza sanitaria: questa la tesi del Comune.
E il Santa Maria della Scala? Qui l’amministrazione prova a buttare la palla fuori dal campo: “vale un discorso a parte-recita il testo-, visto il cambio gestionale con l’ingresso della Fondazione intercorso e le variazioni sulla bigliettazione, che in passato comprendeva ingressi cumulativi con il percorso museale del Duomo. Impossibile, dunque, fare paragoni fra il 2019, il 2020 e il 2022. Peraltro nel 2021 gli ingressi sono stati 54365, un dato quindi inferiore a quello attuale, pur con le condizioni di cui sopra”, si legge nel comunicato.
“Il trend delle presenze in città e gli ingressi nei musei – dichiara il sindaco di Siena Luigi De Mossi – è assolutamente positivo, ancora non siamo sui livelli pre covid, ma ci stiamo avvicinando. Questa amministrazione ha attuato cambiamenti epocali e attesi da anni, affrontando comunque il peggior periodo dal Dopoguerra ad oggi, eppure abbiamo numeri confortanti”.
“Gli ingressi ai musei – sostiene l’assessore alla cultura Pasquale Colella – ci confortano: stiamo risalendo la china successiva al covid, quando di fatto la cultura si è letteralmente bloccata per due anni, fra chiusure e restrizioni”.
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