Che Papa Francesco avesse a cuore la tutela dei minori si era capito da tempo e sicuramente la decisione storica avvenuta proprio un anno fa, nel giorno del suo 83esimo compleanno, quando Bergoglio ha deciso di abolire il segreto pontificio sui casi di abuso sessuale commessi da chierici su minori e adulti vulnerabili, ha suggellato la svolta. Ma non solo di violenza ci si deve preoccupare: si deve essere in grado di intervenire prima, di capire l’attenzione, anzi la mancanza di attenzione, vedere dove c’è incapacità di vedere. Dare voce a chi non ha voce. Una scommessa della Chiesa che guarda oltre, che parte dalla Cei per arrivare alle Diocesi ed è qui che il cardinale Lojudice ha deciso di “puntare in alto: non una sola persona ma una commissione di esperti e professionisti, gente che sa cosa significa ascoltare un minore. Si parte da questo, rispondendo in maniera completa al Vangelo (fa riferimento a Matteo, 25 “ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”)
E sono cinque gli esperti chiamati dal cardinale a far parte della commissione “Sp.A.M. Spazio ai Minori”: la commissione dell’Arcidiocesi di Siena-Colle Val D’Elsa-Montalcino per la tutela dei Minori, che nasce all’interno del più ampio Servizio Nazionale per la tutela dei Minori voluto fortemente da Papa Francesco e dalla CEI. L’obiettivo primario è quello di contrastare ogni forma di abuso o maltrattamento a danno dei minori.
Saranno disponibili una mail: tutelaminori@arcidiocesi.siena.it e un cellulare 3534185500 per offrire un servizio di tutela efficace e tempestivo.
L’iniziativa è stata lanciata con un webinar al quale hanno preso parte il cardinale Lojudice, arcivescovo di Siena Colle-Val D’Elsa-Montalcino, i membri della commissione e due ospiti speciali da anni impegnati nella tutela dei più piccoli: don Fortunato di Noto, presidente dell’associazione Meter e Lucia Ercoli, medico impegnato da anni nella tutela dei minori fragili nella Capitale e direttore dell’ambulatorio di Papa Francesco a San Pietro. Entrambi gli ospiti hanno portato testimonianze forti e importanti, esperienze in parte condivise anche da Lojudice, il “don Paolo” partito dalle periferie di Roma.
I membri nominati dal Cardinale Paolo Lojudice sono: Alice Mazzei, psicologa, psicoterapeuta familiare relazionale, mediatrice familiare si occupa di tutela minori in ambito sia civile che penale. È anche consulente tecnico d’ufficio e di parte. Sarà la coordinatrice della Commissione. Con lei Carlo Bellieni, pediatra e bioeticista. Membro della società italiana di pediatria, esperto di cura del dolore infantile e cure palliative. Membro commissione Bioetica della Regione Toscana. Infine Cecilia Collini, avvocato dal 1990 e nel corso della sua attività molto si è spesso occupata di minori sia in ambito civile che penale, soprattutto nelle vicende legate ai procedimenti per separazione e nei reati nei quali il minore è vittima. Per scelta professionale e personale ha da tempo deciso di non poter assistere imputati per reati in danno ai minori. Nella commissione anche Emiliano D’Ambrosio, da 20 anni assistente sociale nella tutela minori, lavora presso la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa. Da sempre lavora con nuclei multiproblematici e minori in stato di bisogno con condotte devianti, maltrattamenti e abusi, violenza di genere, violenza assistita, sulla genitorialità nei casi di separazioni conflittuali. Infine Patrizia Mariotti, consulente familiare presso il Consultorio “La famiglia” di Siena. Ha insegnato alla scuola elementare, adesso in pensione.
“In linea con le indicazioni del Santo Padre e della Cei diamo vita alla commissione per la tutela dei minori mettendo in campo laici esperti della materia che potranno essere un valore aggiunto grazie all’esperienza maturata sul campo in tanti anni di lavoro ognuno nei propri ambiti legale, medico e psicologico. E’ solo l’inizio di un percorso che ci vedrà impegnati anche con eventi di sensibilizzazione in una vera e propria campagna a favore e a sostegno dell’assoluta tutela dei minori. Chiederemo di cosa c’è bisogno, mapperemo il territorio ma soprattutto ci metteremo a disposizione. Vero che rispetto all’impatto immediato delle periferie, capire i disagi sul nostro territorio è più difficile, c’è molto ‘sommerso’ – ha risposto il cardinale a nostra precisa domanda – ma fondamentale sarà il dialogo e martdì prossimo, 22 dicembre, cominceremo a parlarne in un confronto organizzato dal Comune. Non ci nasconderemo comunque dietro un filo d’erba, perché Siena e la sua provincia fanno fatica a rispondere a tutte le necessità dei minori che hanno bisogno, i numeri sono davvero alti” ha concluso Lojudice con l’intervento della psicologa Mazzei.
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