Un milione di euro per il restauro della facciata della Pinacoteca

Quasi un milione di euro per la Pinacoteca nazionale di Siena con lavori che sono stati effettuati a Palazzo Chigi Piccolomini alla Postierla e a Palazzo Buonsignori Brigidi. Le facciate dei due storici edifici sono state restaurate, l’intervento ha previsto tutta una serie di manutenzioni come la pulitura degli intonaci, la sostituzione delle imposte, il ripristino e la riconfigurazione degli apparati decorativi.

La Pinacoteca cerca un rilancio, già nei primi mesi del 2023 il numero dei visitatori è in crescita rispetto allo scorso anno ma dalle parole del direttore dell’ente Axel Hemery si capisce che l’intento è che questo sia solamente l’inizio di un percorso.

Anche per quel che concerne i lavori. Perché i restauri effettuati erano sì attesi da tempo ma rappresentano il primo passo di un piano che prevede a breve anche altre operazioni, come il potenziamento anti-sismico, lavori agli edifici da un punto di vista energetico e la rimozione delle barriere architettoniche. La Pinacoteca, poi, sarà al centro di una campagna di promozione e di comunicazione nei prossimi mesi. “Finalmente – ha detto Hemery – potremo occuparci non solamente di perdite e di infiltrazioni, ma anche di restauri, di politiche culturali, di acquisizioni. Questi erano palazzi che mostravano sofferenze e il passare del tempo, ora hanno ritrovato autenticità e un aspetto gradevole”.

I soldi utilizzati per realizzare i restauri arrivano da fondi ministeriali. I lavori sono persino terminati prima del previsto, con un mese di anticipo rispetto a quelle che erano le previsioni. Iniziati alla fine di settembre da due ditte esperte nel settore, sono terminati a giugno. E questa mattina sono stati illustrati e presentati alla stampa. I due palazzi sono stati riportati al loro splendore, e l’intervento ha permesso anche di indagare qualcosa in più relativamente alla storia degli edifici. Che sono di origine quattrocentesca, sono stati oggetto di restauro nell’Ottocento ma anche grazie a questi lavori è emerso che l’intervento compiuto circa duecento anni fa ha avuto come obiettivo quello di mantenere l’assetto complessivo storico originario della Pinacoteca.