Una professoressa poggibonsese di 50 anni è stata giudicata la migliore insegnante d’Italia. Si chiama Silvia Cortigiano, insegna italiano alle scuole medie all’istituto Marmocchi di Poggibonsi ed è stata premiata a Roma. Ha ottenuto il prestigioso riconoscimento dell’Atlante italian teacher award grazie ad un progetto scolastico che si chiama “Officina Marmocchi” attraverso il quale sono stati affrontati temi delicati e assolutamente rilevanti nella società attuale come il bullismo e la parità di genere. Quindi temi molto importanti da un punto di vista sociale e culturale. Alcuni dei nomi dei giochi da tavola realizzati sono “Paroliamo sulla grammatica”, “Sbulla le bolle del bullo contro il bullismo”, “Tutti pazzi per clima sulla difesa ambientale” e “Non chiudere un occhio per la tutela delle differenze di genere”.
Gli studenti hanno quindi imparato divertendosi, e costruendo manualmente le parti del gioco. Gli alunni hanno simulato la realizzazione di una cooperativa, e hanno portato avanti il progetto in collaborazione con Confcooperative Toscana. Il concorso è stato indetto da Repubblica e dalla società Atlante.
Era la prima volta che l’istituto poggibonsese partecipava a questa iniziativa, e subito è arrivato il prezioso riconoscimento. La premiazione è stata effettuata all’auditorium della Conciliazione a Roma, e la professoressa Cortigiano ha espresso tutta la propria soddisfazione per il premio ricevuto. Partecipavano ben 700 insegnanti a questo concorso, alla fine sono stati premiati ex aequo quelli che sono stati giudicati i migliori tre. Insieme all’insegnante di Poggibonsi è stato riconosciuto il valore dei progetti presentati da un docente di Ferrara e da un professore di Conversano.
“Da bambina avevo un sogno, essere insegnante – ha commentato nel ricevere l’Atlante italian teacher award la professoressa Silvia Cortigiano –. Ora, tutte le mattine, quando entro in classe, entro nel mio sogno. Ed è tutte le volte una sensazione bellissima. Il riconoscimento va a tutta la scuola Marmocchi, alla dirigente Manuela Becattelli, alla mia collega di arte Marina Cesani perché facciamo squadra e lavoriamo con passione. La scuola, oggi, purtroppo è la cenerentola delle istituzioni e il ruolo dell’insegnante si sta lentamente ma inesorabilmente esautorando. Questo premio è per tutti quei docenti che, oltre alla mente, mettono nel lavoro anche il cuore”.
Gennaro Groppa