L’esposizione racconta lo sterminio di disabili, Ebrei e Rom, il processo di Norimberga e la bioetica contemporanea
La Medicina come è stata usata per perpetrare l’orrore della Shoah? A questa domanda risponderanno i prossimi appuntamenti di “Siena Città Aperta”, il festival promosso dal Comune di Siena in collaborazione con la Fondazione Monte dei Paschi e l’Università degli Studi di Siena. Il programma della rassegna in particolare prevede numerosi eventi sull’Olocausto fino al 27 gennaio, data in cui si celebra la Giornata della Memoria.
Come scrivono i curatori, “la mostra Medicina e Shoah. Dalle sperimentazioni naziste alla Bioetica ripercorre la storia della medicina nazista a partire dalle origini dell’eugenica di metà Ottocento sino alle politiche razziali e di sterminio del III Reich”. Attraverso 32 pannelli, “la mostra si incentra sul ruolo dei medici nel programma di sterminio dei disabili prima e degli Ebrei e dei Rom dopo, passando per le sperimentazioni mediche condotte nei campi di concentramento su soggetti umani usati come cavie di laboratorio. L’ottica innovativa della mostra è quella di evidenziare come il processo di Norimberga ai medici nazisti abbia aperto la via alle riflessioni sulla liceità degli scopi e dei metodi delle ricerche sperimentali, sino alle attuali disposizioni della bioetica medica e alla pratica del consenso informato”.
All’inaugurazione della mostra, in programma domani alle 10.30 nella sala convegni di Palazzo Patrizi, prenderanno parte Bruno Valentini, sindaco di Siena, Francesca Vannozzi, assessore alla Cultura del Comune di Siena, Livia Ottolenghi, Università di Roma “La Sapienza” che focalizzerà il suo intervento su Medicina e Shoah, attualità e memoria, Silvia Marinozzi, dell’Università “La Sapienza” di Roma nonché curatrice scientifica della mostra che racconterà le motivazioni e l’enorme lavoro di ricerca che hanno portato alla nascita progetto .
La mostra “Medicina e Shoah. Dalle sperimentazioni naziste alla Bioetica”, allestita nella Galleria di Palazzo Patrizi, sarà visitabile gratuitamente, tutti i giorni fino al 29 gennaio 2017, dalle 15.30 alle 18.30, inclusi i giorni festivi.
Il programma di iniziative incentrate sul rapporto tra Medicina e Shoah proseguirà con proposte destinate in particolare ai giovani e alle scuole, elaborate da un gruppo di lavoro che ha unito Comune e Università di Siena, ANPI di Siena e l’Istituto Storico della Resistenza senese e dell’Età contemporanea. Mercoledì 18 gennaio, alle 16, nelle Stanze della Memoria, Riccardo Bardotti e Laura Mattei dell’Istituto Storico della Resistenza senese terranno un incontro su “Le leggi razziali in Italia e in Germania”. Venerdì 27 gennaio “Siena Città Aperta” celebrerà la Giornata della Memoria con un convegno dedicato agli studenti senesi, dal titolo “Dalle sperimentazioni naziste alla Bioetica”, che si terrà presso la sala convegni di Palazzo Patrizi alle 10.30.