Via Arturo Pannilunghi si trova nel quartiere di San prospero e collega viale Vittorio Veneto con via XXIV Maggio. Il quartiere di San prospero, già ampiamente edificato nel 1925, necessitava dell’intitolazione delle nuove strade che stavano nascendo e si stavano popolando. Venne così istituita una commissione che deliberò i primi tredici nomi delle strade del quartiere che, con delibera n. 22 del 27 febbraio 1926 vennero accolte dal Consiglio Comunale visto “che sembrano sotto ogni aspetto inspirate ai sentimenti patriottici che animano l’attuale Amministrazione, perché rievocano fatti, date e persone, grandi e gloriose nei fasti della Patria”, legate ad eventi e personaggi di estrema attualità, che celebravano la Grande Guerra o il primo periodo fascista. La prima di queste è proprio via Arturo Pannilunghi.
Arturo Pannilunghi era nato a Siena da Girolamo e Anna Maria Vivoli il 2 agosto 1876; suo fratello, da parte di madre, fu Guido Mengozzi, nato dalle seconde nozze della stessa con Narciso Mengozzi. Dopo aver frequentato il locale Liceo classico, a quel tempo intitolato a Francesco Guicciardini, Arturo Pannilunghi si arruola nell’esercito italiano nel 1894 come volontario allievo sergente con ferma di 5 anni, divenendo sergente il 30 giugno 1896. Prosegue la carriera militare da ufficiale, raggiungendo il grado di capitano e partecipando alla guerra di Libia.
Nel corso del primo conflitto mondiale fece parte del 30° reggimento fanteria, distinguendosi in numerose azioni militari che gli valsero, nel 1915, il conferimento di una medaglia di bronzo al valor militare. Cadde eroicamente sull’Isonzo nei pressi di San Martino del Carso il 29 giugno 1916 ucciso da gas venefici. Venne sepolto nel cimitero di Viscone, in provincia di Udine. La sua morte, che gli valse il conferimento alla memoria della medaglia d’oro al valor militare, consegnata il 2 settembre seguente alla madre e alla sorella Assunta, colpì profondamente i senesi che vollero ricordarlo pubblicamente con l’apposizione di due lapidi: una nella facciata della casa natale (Costa dell’Incrociata n.c. 12) e all’ingresso dell’aula del Liceo in cui aveva studiato.
Via Arturo Pannilunghi, anche oggi, vale una passeggiata solo per ammirare le bellissime villette Liberty che la contraddistinguono.