Il nome di via dei Pellegrini (che da via di Città porta in piazza San Giovanni) ci catapulta immediatamente al Medioevo e alle molte persone (viandanti, pellegrini, ricchi, poveri, uomini, donne, lavoranti o mercanti, re o artisti) che si mettevano in cammino per recarsi in preghiera a Roma, dove c’era la sede del papa. Fino a tutto il Trecento la strada principale percorsa dai fedeli di tutta Europa per Roma fu la Francigena che attraversava Siena da nord a sud. Per assistere i viandanti lungo quella che era conosciuta anche come “strata Romea” furono creati una serie impressionante di “xenodochia” e ospedali (nel senso che offrivano “ospitalitas” a coloro che avevano bisogno di un riparo per la notte), ma ovviamente il più importante rimase sempre il Santa Maria della Scala, che trovandosi di fronte al duomo richiamava un numero enorme di persone. Già nel 1305 al suo interno esistevano due locali, uno per gli uomini e l’altro per le donne, detti “pellegrinai”, nei quali erano assistiti, ma anche rifocillati e alloggiati i viaggiatori. I pellegrini, provenienti da Camollia, prima di proseguire il loro viaggio verso sud, uscendo da porta Romana, si recavano all’ ospedale percorrendo proprio questa strada che ricorda ancora il loro passaggio.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti
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