In via dell’arco dei Malavolti si trovava l’entrata al poderoso castellare della famiglia Malavolti, una delle più ricche della città.
Via dell’arco dei Malavolti porta da via Montanini in piazza della Posta. Tutta l’odierna area di piazza Matteotti, infatti fin dal Medioevo era conosciuta come “poggio dei Malavolti“. La famiglia Malavolti, infatti, una delle più eminenti e ricche della città eresse un poderoso castellare lungo il corso della Francigena; secondo talune fonti questo risalirebbe addirittura all’alto Medioevo, anche se le più antiche attestazioni documentarie sono datate alla prima metà del Duecento.
Con il termine “castellare” s’intende una specie di piccola città dotata di mura e porte, al cui interno si trovavano abitazioni, fondachi, magazzini e scuderie, tutte raccolte intorno ad un nucleo centrale costituito da una corte. La sua estensione era davvero mastodontica: copriva l’area oggi compresa tra il palazzo che ancora oggi porta il nome della famiglia, quello lungo via del Cavallerizzo sul lato destro scendendo verso via dei Montanini (nella parte bassa contiene ancora elementi della struttura duecentesca) e tutta piazza della Posta mentre la porta di ingresso era localizzata, probabilmente, accanto alla chiesa della Madonna delle Nevi, nella via significativamente denominata proprio dell’Arco dei Malavolti.
Il portone ad arco ogivale, davvero elegante, era già stato parzialmente demolito nel Quattrocento per ricavare materiale utile a costruire l’attigua chiesa e siccome l’androne coperto era ormai diventato un luogo pericoloso, nel 1763 fu deciso di abbatterlo definitivamente. E il ricordo, anche in questo caso, rimane affidato alla toponomastica.
Maura Martellucci
Roberto Cresti