Vicolo del Castellare: l’antica corte degli Ugurgeri

Lungo via Cecco Angiolieri, proprio davanti a via delle Donzelle, una stradina in salita passa sotto un androne con arco a sesto acuto che sfocia in una corte triangolare, da cui si può uscire per un altro passaggio, anch’esso coperto, che si apre di fronte alla chiesa di San Vigilio. Si tratta del vicolo del Castellare, nome antichissimo presente sin dai primi stradari comunali. Gli edifici che racchiudono la corte, rappresentata dalla piazzetta interna, facevano parte del complesso denominato “Castellare degli Ugurgieri“, gruppo di abitazioni fortificate e chiuse intorno ad una corte, secondo un modello abitativo assai diffuso a Siena nel XI-XII secolo. Questi vennero costruiti all’interno o appena fuori la cerchia cittadina dalle molte famiglie inurbate a Siena in quell’epoca e riproducevano in piccolo i castelli dove abitavano nel contado.

13102691_468832149981300_8084903415461873148_n

I documenti, pertanto, provano l’esistenza dei castellari dei Salimbeni, dei Malavolti, dei Rossi, dei Marescotti, per citare solo i più famosi. L’unico ancora oggi esistente, almeno parzialmente, è però questo degli Ugurgieri, caratterizzato per l’appunto dalla corte interna circondata da edifici a notevole sviluppo verticale e sul retro dal duecentesco palazzo di famiglia, riconoscibile per la parte inferiore in pietra e per quella superiore in laterizio, arricchita da grandi archi gotici a forma di bifora.

13103447_468831979981317_2634600783327420869_n
Gli Ugurgieri erano un ramo dei conti della Berardenga, che nel corso del secolo XI si erano definitivamente ritirati nel contado senese, specie nell’area che ancora oggi porta il loro nome. Essi, tuttavia, rappresentano un caso a sé e assolutamente anomalo, perché intorno alla metà del XII secolo compirono il percorso inverso rispetto a quello dei loro avi: scelsero consapevolmente di inurbarsi, di abbandonare ogni ruolo di potere signorile nel contado e nel giro di pochi anni si inserirono nell’apparato comunale con funzioni apicali, costituendo in città un significativo consorzio nobiliare, appunto quello degli Ugurgieri.

Colui che si fece carico di questo percorso fu Ugo di Ruggieri (da cui il nome del casato) e l’atto di inurbamento sarebbe del dicembre 1163, quando insieme alla sua seconda moglie Bellacara vendette ai quattro consoli di Siena Ugo Boste, Mariscotto, Enrigolo e Guido, una vigna “ad Castagnetum” per 25 lire. Ugo fu console del Comune nel 1188, mentre il figlio Ciampolo ricoprì l’ambita carica nel 1210. Il castellare è la “casa” della Contrada Priora della Civetta.

Maura Martellucci

Roberto Cresti