Il vicolo del Coltellinaio unisce Banchi di Sopra con via dei Termini. Il vicolo divide Palazzo Tolomei dall’ex Palazzo Pavolini, dove un tempo si trovava il famoso Albergo dell’Aquila Nera, nel quale soggiornò, nell’agosto del 1867 durante la sua visita a Siena, Giuseppe Garibaldi. L’albergo, verso la metà degli anni Trenta del Novecento venne trasformato in cinematografo: il 24 settembre 1938 venne inaugurato il Cinema-Teatro Rex, che in seguito avrebbe assunto il nome di Odeon.
La denominazione del vicolo, probabilmente, derivata da un artigiano fabbricante o venditore di utensili taglienti che in passato evidentemente aveva qui la propria, conosciuta, bottega. La denominazione si trova in tutti gli stradari più antichi e non è mai stata cambiata.
Dagli inizi del XV secolo, del resto, i coltellinai, insieme ai fabbri, ai chiavai, agli agutari, ai fibbiai, ai forbiciai, agli spadari, ai corazzai ed a tutti gli altri artigiani la cui attività consisteva nella lavorazione del ferro, fecero parte dell’Arte Maggiore del Fuoco, che estese successivamente la propria giurisdizione sulle Arti dei maniscalchi, stagnari, fabbri grossi, calderai, morzai, chiodaioli, succhiellari, ottonai, bicchierai e magnani.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti