Nel vicolo della Tartuca si trova la stalla della contrada e vi si affaccia la vetrata grande del museo. Per i tartuchini, il vicolo è e sarà sempre il Chiassino.
ll vicolo della Tartuca unisce il vicolo del Saltarello con via Tommaso Pendola in un tratto, mentre una diramazione è senza sfondo. La denominazione di vicolo della Tartuca è già fissata nello stradario approvato nel 1871.
Prima si chiamava via della Pioggia (alcuni dicono, in modo popolare che il nome era legato al fatto che le donne vi stendevano i panni bagnati ad asciugare e chi passava dal vicolo si beccava la “pioggia” sulla testa, ma tale spiegazione non ha fondamento documentario) mentre il tratto a gradoni che lo ricollega a via Pendola si chiamava vicolo del Salto (considerato il dislivello e legato al parallelo vicolo del Saltarello).
La presenza, in questo suggestivo vicolo (forse sconosciuto a tanti senesi), della Contrada della Tartuca è fortissima tutt’oggi: vi si trova la stalla e vi si affaccia la vetrata grande del museo di Contrada (con ingresso in via Tommaso Pendola). Ma per i tartuchini il vicolo della Tartuca è e sarà sempre e solo il Chiassino.
Maura Martellucci
Roberto Cresti