Gabriello Mancini al VII Simposio COTEC Europa

Finanziamenti all’innovazione, capitale umano e domanda pubblica di tecnologia i temi al centro dell’incontro avvenuto oggi a Genova, con la partecipazione dei Capi di Stato di Italia, Spagna e Portogallo. Di seguito l’intervento del presidente di Cotec Italia, Gabriello Mancini.

“Appare necessaria una profonda trasformazione del nostro sistema industriale, ma anche quello dei servizi, nella direzione di un incremento di conoscenze tecnico-scientifiche innovative incorporate in esso”. Questo il messaggio lanciato da Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Cotec Italia e della Fondazione Mps, durante il VII simposio di Cotec Europa tenutosi oggi a Genova a Palazzo Grimaldi della Meridiana. Per Mancini inoltre “risulta fondamentale realizzare percorsi di valorizzazione del capitale umano del Paese, specie le generazioni più giovani, anche nel quadro di una maggiormente diffusa cultura dell’innovazione tecnologica”. L’annuale incontro promosso dai Capi di Stato di Italia, Spagna e Portogallo in qualità di presidenti onorari delle Cotec dei tre Paesi persegue la finalità di promuovere iniziative progettuali congiunte per lo sviluppo innovativo dell’Europa Mediterranea nel contesto dell’Unione Europea.

 

Sono stati tre i temi discussi nel corso del convegno. In primo piano i sistemi nazionali per il finanziamento a progetti di Ricerca e Innovazione, con l’intento di individuare terreni di collaborazione e strumenti complementari fra i tre paesi. A seguire il ruolo del capitale umano nell’ambito dei processi di innovazione nei tre Paesi, con particolare riferimento all’attuale condizione formativa e occupazionale. Infine, l’utilizzo della domanda pubblica (public procurement) di beni e servizi ad alto contenuto innovativo, quale impulso alla crescita di nuovi mercati e nuove applicazioni.

 

“L’importanza dell’innovazione tecnologica per la competitività è al centro dell’azione di Cotec – ha affermato Claudio Roveda, direttore generale e consigliere delegato della Fondazione Cotec -. L’interazione tra imprese, istituzioni e mondo della ricerca è essenziale nell’ambito di una nuova generazione di politiche pubbliche attive anche sul versante della domanda. Alcuni settori chiave, come quelli dell’efficienza energetica, della valorizzazione del capitale umano e delle tecnologie per i beni culturali, costituiscono il terreno su cui integrare le risorse di Ricerca & Innovazione dei tre Paesi per meglio corrispondere alle comuni esigenze e vocazioni”.

 

Come tradizione, il Simposio Cotec Europa ha affidato le proprie conclusioni ai Capi di Stato dei tre Paesi, in qualità di presidenti onorari delle relative Cotec, il presidente del Portogallo Ánibal Cavaco Silva, il Re di Spagna Juan Carlos I e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

 

Il Presidente Napolitano si è così espresso:“ Oggi, nel mondo globale contemporaneo, la sfida si chiama innovazione, ricerca, competitività. Il rinnovamento scientifico, tecnologico e industriale è la migliore risposta alla crisi”, aggiungendo che “Il nostro sistema nazionale di ricerca e innovazione mostra punti di forza e debolezza”, questi ultimi in particolare con riferimento ai ridotti investimenti in Ricerca e Sviluppo delle imprese rispetto ai partner europei. Il Presidente della Repubblica ha inoltre sottolineato come “l’impegno delle Cotec nazionali e una loro più stretta collaborazione possa dare un importante contributo alla ripresa delle nostre economie”.

 

Oltre ai direttori generali e ai presidenti delle tre Cotec nazionali, ha preso parte ai lavori del VII Simposio Cotec Europa anche il Vice-Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, il quale ha ricordato come occorrano misure per la competitività, anche mediante migliori e maggiori investimenti in Ricerca e Innovazione, in linea con gli obiettivi della strategia Europa 2020 e con i suoi strumenti implementativi attualmente in opera.