“E’ una frase retorica, ma stavolta è proprio il caso di usarla. Siamo letteralmente esterrefatti”. Così Sonia Pallai, responsabile Turismo di Confesercenti Siena, commenta la posizione del Comune di Monteriggioni espressa due giorni fa a mezzo stampa da Sindaco ed Assessore al Turismo. “L’Amministrazione comunale sta forse per passare d’imperio alla ipocrita introduzione della tassa di soggiorno, per usare la definizione che il Sindaco stesso ha dato della sua istituzione da parte del Governo – osserva Pallai – e per preparare il terreno, non trova di meglio che sparare a zero contro le imprese del settore turistico; dimenticando, forse, che un ‘piccolo’ ruolo in questi anni l’hanno avuto anche queste nel far diventare Monteriggioni un ‘grande attrattore’, come egli stesso lo definisce”. Il Sindaco Valentini parla ad esempio di alberghi e ristoranti del territorio, lasciando intendere che i ‘motori di ricerca specializzati’ non riportano giudizi lusinghieri. Osserva in proposito Pallai: “Le recenti indagini del CST di Firenze su Tripadvisor hanno riscontrato l’83 % di giudizi positivi; se avesse avuto il tempo di intervenire al convegno del 4 ottobre in cui il dato è stato presentato, forse oggi il Sindaco sarebbe più prudente. Valentini invoca inoltre un ‘riposizionamento dell’offerta’, dal momento che ‘il turista tende a spendere meno ed a trattenersi meno giorni’: sappia allora che la gran parte degli imprenditori turistici sarebbero ben disposti a riposizionarsi, se il Comune facesse altrettanto con i propri servizi e con i relativi costi, ad esempio quello della Tia”. Gli operatori si chiedono anche se secondo il Sindaco, a proposito di riposizionamento, contribuisce a migliorare l’offerta il dilagare di sagre prive di legami con la tradizione alimentare locale, così come avviene nel territorio da lui amministrato: “ci chiediamo infine – conclude Pallai – se è ipocrita applicare il Codice regionale del commercio in materia di programmazione delle sagre, cosa che Monteriggioni non ci risulta abbia mai fatto. E se è ipocrita anche confrontarsi con gli imprenditori e con i loro rappresentanti, prima di stendere in piazza la ‘tela di Penelope’ descritta dal Sindaco”.