UN SUCCESSO di pubblico per l’inaugurazione della sede di Multiverso Siena, primo esempio di co-working che arriva nel territorio provinciale, direttamente dal network regionale che conta già città e professionisti all’interno della propria rete.
Tanti i cittadini intervenuti per conoscere la nuova realtà, tante le realtà associative – Confindustria, Confesercenti e Cna della provincia, in primis, pronte a collaborare attraverso i giovani imprenditori e artigiani – e anche il Comune di Siena ha voluto salutare, con il vice sindaco Fulvio Mancuso, la novità: “Sono felice – ha detto Mancuso – di aver partecipato e di essere intervenuto all’inaugurazione di Multiverso (il cui etimo derivato dalla letteratura fantascientifica prima di divenire patrimonio della scienza richiama l’idea dei mondi paralleli), uno spazio di coworking, che è l’esempio di come l’interiorizzazione delle potenzialità della rete possa uscire dalla sola leva virtuale, per realizzarsi in uno spazio fisico, intellettuale e di competenze dimostrando ancora una volta che la chiave di volta del presente e del futuro dello sviluppo economico, dell’innovazione sociale e di un nuovo modo di amministrare in una dimensione orizzontale e aperta sta proprio nell’attivazione dell’intelligenza collettiva. Anche questa, anzi proprio questa è immagine di Siena Intelligente” ha concluso il vice sindaco pensando al progetto dell’amministrazione comunale relativo alla città smart.
Seicento metri quadrati di spazio di lavoro condiviso e uffici, strategicamente ubicati in via Massetana Romana 44 (vicino alle uscite dell’Autopalio e al centro della città) sono disponibili per i professionisti che vogliano avvicinarsi a questo nuovo modo di lavorare insieme. Spazi ed arredamento (progettati da professionisti di Multiverso e con mobili di aziende del territorio) sono pensati per favorire forme di collaborazione fra aziende e singoli professionisti, in maniera efficiente e a basso costo.
“La struttura è dotata di una caffetteria, aula formazione, sala riunioni, un open space attrezzato per singoli professionisti e l’area corporate per piccole imprese ad alto contenuto tecnologico. Aderire a Multiverso Siena significa avere a disposizione un desk e delle aree comuni con connessione internet a banda larga, centralino e segreteria dalle 9 alle 13, utenze, uso di stampante e fax ad un costo fisso mensile inferiore agli attuali prezzi del solo affitto dei locali” ha detto il presidente Multiverso Siena, Alessandro Cannamela.
“Questa – ha dettoLuigi Borri, membro della commissione finanza di Confindustrianazionale e co-working manager di Multiverso Siena -è la risposta concreta, tangibile al necessario senso del nuovo, alla volontà di guardare avanti perché, purtroppo, abbiamo a che fare quotidianamente con i soggetti che si autoincensano ma che di concreto non fanno nulla: il mondo vuole invece vederci in faccia, nei progetti non si può solo mettere le chiacchiere ma investire davvero: denaro, idee, nuove forme di lavoro, in questo caso nuovi concetti di aggregazione. Multiverso è una società che guarda oltre, nella giusta direzione, ci ho creduto fin da subito, convinto nella buona idea che muove questo gruppo precursore di un futuro al quale nessuno, almeno in terra di Siena, aveva mai pensato. Tanto che, probabilmente, dopo l’esperienza di Siena penseremo anche a un’apertura in Valdelsa. L’inizio, questo, di un percorso che è più un modo di vivere in maniera socialmente sostenibile. E che non guardi solamente verso un’unica direzione ma abbracci in modo trasversale più settori. A cominciare dal welfare: penso al lavoro e penso anche alle famiglie, per esempio e di qui il legame nasce tra concetto di coworking e di cohousing, per esempio. Il sostegno alle aziende e ai professionisti va visto come sostegno a persone e famiglie perché si tratta di sinergie che portano risparmi e, al tempo stesso, nuove forme di condivisione e aggregazione. E’ possibile lavorare bene insieme come è possibile vivere bene insieme, magari pensando a qualcosa per i nostri anziani, laddove il valore dei soldi è di gran lunga inferiore al valore immobiliare, prendendo spunto da quei Paesi del nord Europa così avanzati in tal senso. Le risorse di prima non esistono più e dobbiamo farci i conti con i fatti, non con le chiacchiere. Perché con quelle, non arriva un aiuto da nessuno e per nessuno”.
La condivisione degli spazi lavorativi è infatti solo la facciata più evidente del coworking. In verità l’aspetto innovativo e il senso di “lavorare insieme”, è la creazione di una community di professionisti che vogliono fare sinergia pur mantenendo la propria indipendenza, scegliendo di condividere il proprio talento per offrire servizi innovativi ed integrati nei settori dell’information tecnology, della comunicazione, del marketing e di tutte le attività accessorie (formazione, creazione eventi, incoming, allestimenti ecc.)
Il coworking Multiverso è pensato come un’impresa collettiva e la sede senese, a pieno regime, potrà ospitare fino a 50 professionisti attivi nel campo della tecnologia, della comunicazione e del design.
Dopo l’apertura di Firenze, Lucca e Siena, sarà la volta di Arezzo e Foligno con l’approdo in Umbria.
La dimensione regionale e l’inserimento in un circuito che già conta già oltre 150 professionisti, rappresenta un’opportunità concreta e uno strumento utile per chi opera sul territorio senese e, più in generale, sull’area vasta del sud della Toscana, sia per la sua dote di relazioni e contatti commerciali, sia per l’infrastruttura logistica a disposizione: aderendo a Multiverso Siena, infatti, si potranno utilizzare di tutte le sedi toscane del circuito per ricevere clienti, programmare iniziative e quant’altro.
All’interno del circuito sono ricoperte una vasta gamma di professionalità: digital strategist, grafici, web designer, web developer, architetti, sound engineer, videomaker, consulenti comunicazione, fotografi. Ma anche interior designer, giornalisti, ingegneri e traduttori. Uno dei criteri principali a cui si ispira Multiverso è la condivisione delle opportunità che nascono all’interno di una rete in continuo sviluppo, basta pensare che appena due anni fa aderivano alla rete del coworking toscano solo 30 professionisti, un quarto di quanti sono oggi.