Potrebbe essere definito l’anno della rinascita per il settore degli agriturismo che vedono finalmente il tanto auspicato ritorno degli ospiti stranieri con numeri che si attestano tra il 70% e il 90% di presenze in questi mesi estivi. Dopo i confortanti numeri a livello regionale diffusi da Coldiretti Toscana e Terranostra, che segnano una forte ripartenza di questa tipologia di turismo, anche in provincia di Siena c’è soddisfazione tra gli operatori.
A confermarlo è Sandra Mora, proprietaria di una struttura di San Gimignano, associata a Coldiretti Siena: “La stagione sta dando segnali confortanti, siamo tornati ai livelli pre-covid specialmente per quanto riguarda gli stranieri. Si vedono turisti americani, canadesi, svizzeri e qualche tedesco, insomma lo straniero è decisamente tornato. Interessante anche il dato del soggiorno medio, intorno alle 5 notti per lo straniero, intorno alle 3 notti per gli italiani”. Secondo l’indagine Coldiretti-Noto Sondaggi, in testa alle motivazioni che spingono gli italiani in agriturismo, c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto c’è l’enogastronomia con la possibilità di gustare ricette trasmesse da generazioni nelle campagne a base dei prodotti genuini del territorio. Al terzo posto tra le motivazioni c’è la voglia di relax nel verde lontano dalle mete più affollate, ma anche la paura del Covid e la ricerca di sicurezza nello stare in campagna.
“Stare a contatto con la natura è un aspetto che piace molto – continua Sandra Mora – ma ormai dobbiamo affermare che uno degli aspetti fondamentali sono i servizi collaterali che offriamo, ad esempio corsi di cucina, degustazioni, tour in vigna o altre iniziative. Servizi che il cliente straniero cerca sempre di più, senza dimenticare quanto sia diventato fondamentale oggi avere una piscina, sicuramente complice il grande caldo che induce l’ospite a cercare conforto in struttura e non avventurarsi all’esterno nelle ore più calde. Si la piscina è diventata quasi indispensabile, al pari dell’aria condizionata. In linea generale occorre da parte degli operatori grande disponibilità verso l’ospite, ed è fondamentale alzare la qualità. C’è molta attenzione alle pulizie, alla sanificazione, insomma si cerca uno standard elevato”.
Ottimi risultati dunque, che premiano la leadership nazionale per l’accoglienza rurale: la Toscana è la regione con il maggior numero di agriturismo con 5.406 strutture, numeri posti letto (85 mila) e piazzole (1.942) e la regione con il maggior numero di strutture condotte da donne con una quota del 20% sul totale pari a 1.734 attività.
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