Da oggi, 1 dicembre 2020, sarà possibile registrarsi gratuitamente per poter partecipare alla lotteria degli scontrini. La lotteria partirà dal 1 gennaio 2021; originariamente l’inizio era previsto per il 1 luglio 2020, ma le oggettive difficoltà legate all’emergenza Covid hanno spinto il governo a rinviare il tutto (d.l. 34/2020, cd. decreto Rilancio).
Per partecipare sarà necessario registrarsi sull’apposito sito www.lotteriadegliscontrini.gov.it ed ottenere il codice lotteria. Il codice è composto da un codice alfanumerico e codice a barre, abbinato al codice fiscale. Non è infatti necessario registrarsi nell’area riservata: una volta generato il codice basterà stamparlo o salvarlo su dispositivo mobile per poterlo mostrare al commerciante. L’area pubblica contiene il calendario delle estrazioni, lo stato delle stesse, i codici vincenti e le informazioni relative ai premi non reclamati.
Previste estrazioni settimanali, mensili ed annuali con premi fino a 5milioni di euro. Le estrazioni potranno essere ordinarie, ovvero quelle riservate ad ogni tipo di acquisto. Ci saranno poi le cosiddette estrazioni zerocontanti, riservate a chi paga con moneta elettronica. Tutte le vincite saranno pagate dall’agenzia delle dogane e dei monopoli mediante bonifico bancario e, esclusivamente per coloro non provvisti di conto bancario, con assegno circolare non trasferibile. Nessun premio sarà soggetto a tassazione Irpef o ad alcun prelievo erariale.
I premi ordinari sono così divisi: un premio annuale da 1milione di euro; tre premi da 30mila euro per ciascuno dei vincitori mensili; 7 premi da 5mila euro per tutti i vincitori delle estrazioni settimanali.
I premi zerocontanti verranno definiti da un provvedimento; i premi di questa particolare tipologia, alla quale potrà partecipare anche il commerciante, saranno ancora più alti: un premio annuale da 5 milioni di euro al cittadino e da 1 milione all’esercente; dieci premi mensili da 100mila euro per i cittadini e altrettanti da 20mila euro per gli esercenti; quindici premi da 25mila euro per i cittadini ed altrettanti da 5mila euro per gli esercenti.
I vincitori saranno avvertiti direttamente tramite sms, email o instant messaging, se il consumatore ha fornito i dati al momento della registrazione sul portale lotteria. In tutti i casi alla vincita seguirà sempre una comunicazione formale tramite Pec o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno (la quale sarà recapitata all’ultimo domicilio fiscale conosciuto dall’agenzia). I premi che non saranno reclamati entro 3 mesi dalla ricezione formale della vincita, andranno a formare eventuali ulteriori premi da distribuire.
Possono partecipare alla lotteria tutte le persone fisiche residenti in Italia che abbiano compiuto il 18° anno di età e che abbiano acquistato beni o sevizi per un importo pari o superiore ad 1,00 euro. Ogni acquisto genera un certo numero di biglietti virtuali: ogni euro speso dà diritto ad un biglietto che consente di partecipare alla lotteria, fino ad un massimo di mille biglietti. Prima dell’emissione dello scontrino bisognerà chiedere all’esercente di abbinare il proprio codice allo scontrino.
Non potranno partecipare alla lotteria gli scontrini corrispondenti ad acquisti on-line e quelli effettuati nell’esercizio dell’attività di impresa, arte o professione. Non potranno partecipare gli acquisti documentati con fatture elettroniche e quelli per i quali i dati sono inviati al sistema tessera sanitaria (per esempio farmacie, parafarmacie, ottici, veterinari, etc.).
L’obbiettivo della lotteria è quello di incentivare l’uso di pagamenti tracciabili, detti anche cashless, ovvero senza contante, quali carte di debito o credito. L’esercente il quale si rifiuti di emettere il codice lotteria o non trasmetta i dati all’agenzia delle entrate sarà punito con una sanzione amministrativa da 100 fino a 500 euro. L’idea alla base della lotteria si basa sul generare conflitto di interessi tra consumatori e commercianti, si vuole cioè scommettere sugli interessi economici di segno opposto all’interno della transazione.
Ovviamente, servirà del tempo per valutare la reale efficacia di questo strumento nella lotta all’evasione fiscale. Oltre ai dubbi che già erano sorti in periodo precedente alla pandemia, si aggiunge il fatto che questa misura prende il via in un momento in cui la maggior parte delle attività economiche è soggetto a misure restrittive o addirittura è chiuso.