Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Siena ha approvato nella seduta di questa mattina il conto consuntivo relativo all’esercizio finanziario 2011.
Il documento evidenzia un miglioramento del disavanzo di competenza, che al netto delle componenti straordinarie è pari a 8.1 milioni di Euro, in chiara riduzione rispetto ai valori registrati nel 2008 (63,9 milioni di Euro), nel 2009 (28,8 milioni di Euro) e 2010 (18,2 milioni di Euro).
“Dopo un anno intenso di lavoro dedicato sia al profilo istituzionale sia al risanamento che al bilancio – ha detto il rettore dell’Ateneo, Angelo Riccaboni – questo risultato rappresenta un punto di svolta, un’inversione di tendenza raggiunta grazie al lavoro di tutte le componenti, attraverso un’azione costante di monitoraggio e programmazione, che è riuscita contemporaneamente nell’obiettivo di garantire la qualità delle attività e dei servizi nell’ambito della didattica e della ricerca. Accanto a ciò, occorre evidenziare come il risultato sia stato ottenuto nonostante una netta flessione del Fondo di finanziamento annuale erogato da parte dello Stato, che nel 2011 è stato pari a 112 milioni di Euro, mentre nei tre anni precedenti aveva oscillato fra 116 e 119 milioni di Euro.
Il risultato di competenza 2011 rappresenta un esito estremamente incoraggiante – ha continuato Riccaboni – che conferma ancora una volta la correttezza del percorso di risanamento imboccato dall’Ateneo. Allo stesso tempo, non possono essere trascurate le importanti criticità che ancora permangono, come soprattutto l’elevato valore dei mutui in essere, connessi ai rilevanti investimenti immobiliari del passato, che al 31 dicembre 2011 risultano pari a 89 milioni di Euro, nonché l’ammontare del disavanzo di amministrazione pari, alla stessa data, a 43,6 milioni di Euro. Si tratta di tare ricevute dal passato, la cui riduzione potrà aversi solo con il conseguimento di avanzi di gestione, la messa in atto di operazioni straordinarie di natura immobiliare (che, a causa delle presenti condizioni del mercato immobiliare, al momento possono essere svolte solo in maniera selettiva), o con operazioni di rimodulazione dei mutui (in merito alle quali sono state condotte, nel 2011, importanti fasi istruttorie con gli Enti di riferimento)”.
“Il miglioramento del nostro disavanzo di competenza – ha spiegato Riccaboni – è dovuto a molteplici fattori. Il primo di essi è certamente rappresentato dalla dedizione e dalla responsabilità mostrate dal personale docente e dal personale tecnico e amministrativo. A questo proposito, vorrei ancora una volta evidenziare come tale incoraggiante esito non dipenda dalla mancata corresponsione del trattamento economico accessorio (TEA) al personale tecnico e amministrativo. Come più volte ribadito, l’Amministrazione ritiene che il TEA sia una componente della retribuzione del personale – tanto che gli oneri relativi a tale voce sono stati considerati ai fini del computo del risultato di esercizio – e auspica che l’impegno recentemente evidenziato dal MIUR e dal MEF a risolvere i dubbi interpretativi inerenti alle questioni in oggetto possa consentire quanto prima il superamento dell’impasse venutasi a creare.
La consapevolezza generale della criticità della situazione – ha proseguito il Rettore – ha permesso all’Ateneo di affrontare con senso di responsabilità e solidarietà i sacrifici che sono stati, e che saranno ancora, necessari per uscire dalla crisi. Ed è proprio in virtù di tale comprensione, peraltro, che la qualità e la reputazione del nostro Ateneo restano elevati. Gli incrementi delle immatricolazioni registrati negli anni accademici 2010-11 e 2011-12, a fronte di un generalizzato trend nazionale in flessione, dimostrano che il prestigio dell’Università di Siena è intatto, e che le sue attività didattiche e i suoi servizi godono ancora di una reputazione di assoluto spessore. Non si spiegherebbe, altrimenti, il fatto che quasi il 50% dei nostri studenti provenga da fuori regione, spesso da luoghi distanti centinaia di chilometri. Accanto ai dati delle immatricolazioni, anche le classifiche più accreditate indicano l’Università di Siena tra i migliori Atenei d’Italia, sia sul fronte della didattica e dei servizi agli studenti (Censis), sia sul fronte della ricerca (ARWU). Tale livello qualitativo è esaurientemente sintetizzato dai risultati nella ripartizione della Quota Premiale a valere sul FFO annuale, nella quale la cifra a noi attribuita è sempre significativamente superiore alla media nazionale. E trova conferma nel fatto che, nella nuova procedura di finanziamento dei progetti di ricerca ministeriali (PRIN 2010-11) l’Università di Siena sia autorizzata a presentare il maggior numero di progetti, proporzionalmente alle dimensioni del proprio corpo docente, tra tutti gli Atenei aventi più di cento docenti”.
“La fiducia che è stata manifestata oggi dal Consiglio di amministrazione con l’approvazione del consuntivo 2011 – ha concluso Riccaboni – ci spinge a continuare nella direzione intrapresa, ben consapevoli che, oltre a proseguire nelle azioni di contenimento, dovremo cogliere ogni opportunità di sviluppo per l’Ateneo. L’attenta azione di monitoraggio potrà essere sostenuta nei prossimi mesi anche attraverso il controllo di gestione a cui daremo il via insieme all’introduzione del nuovo sistema di contabilità analitica. Il Consiglio ha apprezzato il lavoro svolto dall’amministrazione e la chiarezza dei dati, sottolineando che il bilancio approvato rappresenta un punto di svolta verso il raggiungimento dell’equilibrio finanziario”.