L’anno si chiude con un utile lordo di circa 2 milioni di euro per un utile al netto delle imposte di oltre un milione e settecentomila euro
Buone notizie per Banca Cras Credito Cooperativo Toscano-Siena. L’istituto infatti archivia in positivo l’esercizio 2016, anno in cui con decorrenza primo giugno, si è realizzato il progetto di aggregazione con Bancasciano.
L’anno si chiude con un utile lordo di circa 2 milioni di euro per un utile al netto delle imposte di oltre un milione e settecentomila euro. La raccolta diretta da clientela cresce ad 880 milioni di euro, la raccolta allargata supera il miliardo e mezzo di euro e gli impieghi a clientela in crescita sfiorano i 770 milioni di euro. Si consolida così il patrimonio aziendale consentendo il mantenimento di coefficienti patrimoniali di tutto rispetto con un cet 1 del 15,22 un tcr del 15,79: questi i dati che verranno sottoposti alla approvazione nella prossima assemblea dei soci.
Sono in corso le attività del piano industriale triennale deliberato in occasione della recente fusione e che si chiuderà nel 2018: il modello organizzativo, come previsto, è stato adeguato alle nuove dimensioni che vede la banca operare con 33 filiali con competenza in cinque province della Toscana al servizio dei suoi diecimila soci ed oltre trentaquattromila clienti.
«Realizzato il progetto di fusione ora dobbiamo lavorare per dare sempre più valore ai soci sui nostri territori di competenza – ha commentato il presidente Florio Faccendi– in un momento ancora complesso per l’economia e la società. Complesso anche per il mondo bancario e particolarmente sfidante per il credito cooperativo in relazione alla nota normativa sulla costituzione del gruppo bancario nazionale. Proprio per questo come cda abbiamo deciso di proporre in assemblea ai soci l’adesione al gruppo bancario Iccrea che appare la soluzione più solida, efficiente e prudente per il futuro della nostra banca garantendo la coerenza con il modello mutualistico».
«Stiamo performando in linea con gli indirizzi strategici del piano industriale – ha aggiunto il dg Umberto Giubboni– con grande impegno e prudenza consapevoli dei ridotti margini con cui operano ormai le banche anche in relazione ai rischi da gestire. Un’attenzione che ci consente di chiudere in utile l’esercizio 2016 dopo aver sostenuto anche ulteriori costi straordinari per le operazioni di sostegno alle banche oggetto di interventi dei fondi di garanzia. In linea con i principali indirizzi di gestione e di vigilanza è alto il presidio sui costi e sulla gestione e contenimento dello npl ratio, senza dimenticare la presenza commerciale e lo sviluppo dei ricavi».
Banca Cras tra fine anno 2016 e inizio 2017 a deliberato due plafond per complessivi 100 milioni per finanziamenti alle famiglie ed alle imprese, oltre ad iniziative commerciali sui prodotti di investimento e servizi che hanno trovato favorevole riscontro sul mercato di riferimento dando un concreto sostegno all’economia. Nel 2017 si svilupperà ulteriormente il progetto craself che vedrà la banca protagonista anche nella digital innovation, ma soprattutto come hanno tenuto a sottolineare i vertici della banca una “digital experience” che coniugherà innovazione tecnologica con la consulenza ed assistenza alla persona nella piena tradizione del credito cooperativo.