Banca Monte dei Paschi chiude il semestre con una perdita di 353 milioni di euro

banca Mps

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Banca Mps  registra un aumento dei crediti deteriorati a quota 1,208 miliardi (+17,4% rispetto al 2013). A pesare sui conti gli interessi sui Monti bond e le rettifiche su crediti richieste dalla Bce in vista dell’Asset quality review. Confermata entro il 2015 la chiusura di altre 150 filiali.

  • CET1 ratio phased-in al 13,5%, in linea con le best practice;
  • CET1 fully phased al 12%
  • Buffer di capitale stimato tra 6,5 miliardi di euro e 4,5 miliardi di euro in vista del Comprehensive Assessment
  • Rimborsati 10 miliardi di LTRO da inizio anno
  • Ripresa della Raccolta Complessiva: +1,6 t/t
  • Risultato netto di periodo a -353 milioni di euro impattato da componenti non ricorrenti; Utile netto “normalizzato” sostanzialmente in pareggio
  • Sottoscritto l’accordo sindacale per l’uscita di 1334 risorse entro il 31/12/2014 attraverso l’attivazione del Fondo di Solidarietà
  • Widiba: ottenuta l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria; la Banca on line diventerà pienamente operativa dall’inizio del quarto trimestre 2014

Sostanzialmente completato il processo di riequilibrio patrimoniale / finanziario e di de-risking della Banca.

Risultato netto di periodo influenzato, oltre che da componenti non ricorrenti, dal debole quadro congiunturale, solo parzialmente compensato dalla dinamica positiva del costo del funding e dalla continua riduzione dei costi.

Sostanzialmente completato il processo di riequilibrio patrimoniale / finanziario e di de-risking della Banca

 

  • Prosegue la crescita della Raccolta netta complessiva (+1,6% t/t), grazie all’andamento positivo del Risparmio Gestito (+4,0% t/t) e della raccolta diretta commerciale, focalizzata su Conti Correnti (+2,0% t/t) e Depositi Vincolati (+19,5% t/t)
  • Lanciata a luglio una nuova emissione di covered bond per 1 miliardo di euro. Si tratta della terza emissione obbligazionaria dedicata alla clientela istituzionale nell’anno. Con questa operazione BMPS è andata a testare con successo per la prima volta la scadenza dei 10 anni ed ha collocato nei primi 7 mesi dell’anno oltre l’80% delle emissioni sostitutive delle obbligazioni in scadenza nel 2014
  • Esposizione in BCE ridotta a 18 miliardi di euro ad agosto, grazie al rimborso di 10 miliardi di euro di LTRO[2]
  • Counterbalancing capacity salita ad oltre 29 miliardi di euro (21 miliardi di euro al 31/03/2014 e 16 miliardi di euro al 31/12/2013), pari al 14,7% dell’attivo
  • Crediti verso clientela stabili rispetto al 31/03/14, con forte calo della componente commerciale, che continua a risentire del ciclo economico, e incremento dei Pronti Contro Termine, sui quali sono stati temporaneamente allocati surplus di liquidità rivenienti dall’operazione di aumento di capitale, successivamente utilizzati per il rimborso di 3 miliardi di euro di Nuovi Strumenti Finanziari (NSF)[3]
  • Continua l’ottimizzazione del Portafoglio Titoli, pari a circa 34 miliardi di euro, in calo di circa 2,2 miliardi di euro rispetto ai livelli del 31 marzo 2014 (-6,2%) e in riduzione di circa 6,4 miliardi di euro rispetto all’anno precedente
  • CET1 ratio phased-in al 13,5% al 30 giugno 2014 (post aumento di capitale 5 miliardi di euro e rimborso di 3 miliardi di euro di NSF); 10,8% il dato proformato al 31/12/2013. Il coefficiente patrimoniale al 30 giugno 2014 in termini di CET1 fully phased sarebbe pari a 12,0%[4]

Risultato netto di periodo influenzato, oltre che da componenti non ricorrenti, dal debole quadro congiunturale, solo parzialmente compensato dalla dinamica positiva del costo del funding e dalla continua riduzione dei costi

 

  • Margine di interesse “core”[5] in crescita su base annua del 6% circa, nonostante il forte deleverage[6], per il miglioramento della forbice media commerciale ed in particolare il continuo calo del costo del funding; in flessione, invece, di circa 50 milioni di euro sul trimestre precedente (escludendo le componenti legate alla rideterminazione del valore di rimborso dei NSF), per le azioni di riequilibrio patrimoniale/finanziario e di de-risking condotte (calo degli impieghi, rimborso degli LTRO, riduzione del portafoglio titoli)
  • Commissioni nette in crescita (+2,6% a/a), grazie all’aumento dei proventi da gestione del risparmio (+12,4% a/a) che compensa la flessione delle commissioni da servizi appesantite dalla componente legata all’attività di erogazione del credito (-10,2% a/a)
  • Oneri operativi in riduzione di quasi 100 milioni di euro su base annua (-7,1% a/a), beneficiando della riduzione degli organici, delle azioni strutturali di contenimento della spesa e degli interventi di riassetto organizzativo del Gruppo; positivo anche il trend trimestrale, con costi del personale in calo dell’1,7% e altre spese amministrative, calcolate su base omogenea[7], sostanzialmente stabili
  • Costo del credito annualizzato a 182 p.b. (vs 211 p.b. del 2013). L’incremento delle rettifiche registrato nel 2° trimestre risente del passaggio a categorie di maggior rischio e di accantonamenti effettuati su alcune posizioni di ammontare significativo, per effetto di eventi intervenuti nel periodo, nonché della revisione delle stime di perdita su alcune posizioni a  sofferenza[8]
  • Risultato netto di periodo “normalizzato”, depurato dalle componenti non ricorrenti, sostanzialmente in pareggio; pari a -353 milioni di euro il risultato netto di periodo che comprende tali componenti (-379 miloni di euro a giugno 2013)

 

 

 

Rispettati gli impegni assunti con la Commissione Europea (DG Comp)

 

  • Completato l’aumento di capitale entro il 2014, per un importo doppio rispetto a quello previsto nel Piano Industriale
  • Rimborsati nominali 3 miliardi di euro di NSF secondo la tempistica stabilita, riducendo i rischi legati alla conversione degli strumenti
  • Rimborso dei LTRO in linea con il programma di Piano Industriale; previsto il rimborso di ulteriori 4 miliardi di euro entro la fine dell’anno
  • Prosegue il de-risking del portafoglio AFS, con i titoli di Stato italiani che si sono attestati a circa 19,2 miliardi di euro (valore nominale) rispetto ai 22,4 miliardi di euro di giugno 2013
  • Già raggiunto il target di riduzione dei costi previsto al 2017
  • Definita con accordo sindacale l’attivazione del Fondo di Solidarietà del settore per sostenere l’uscita di 1334 risorse entro il 31/12/2014, in linea con gli obiettivi di contenimento dei costi e riduzione di organico previsti dal Piano Industriale 2013-2017
  • Oltre alle 400 filiali già chiuse nel 2013, anticipata la chiusura di ulteriori 150 dipendenze alla prima parte del 2015


[2] Rimborsati 9 miliardi di euro a fine luglio ed un ulteriore miliardo di euro con valuta 13 agosto 2014

[3] Il 28 febbraio 2013  Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ha completato  l’emissione dei nuovi strumenti finanziari ai sensi dell’art. 23-sexies, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, in legge 7 agosto 2012, n. 135 come successivamente modificato (i “Nuovi Strumenti Finanziari”). In particolare, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha sottoscritto i Nuovi Strumenti Finanziari (NSF) emessi dalla Banca per un ammontare complessivo 4,071 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi di euro ai fini dell’integrale sostituzione dei cd. Tremonti Bond già emessi dalla Banca nel 2009 (ed inclusi, da fine dicembre 2012, nelle “Altre Forme di Raccolta Diretta”), e 0,171 miliardi di euro, con data di godimento 1 luglio 2013, a titolo di pagamento anticipato degli interessi maturati sino al 31 marzo 2013 sui Tremonti Bond, in considerazione del fatto che il risultato di esercizio della Banca al 31 marzo 2013 è stato negativo. Nonostante gli NSF siano inclusi nella Raccolta Diretta, dal punto di vista dell’Adeguatezza Patrimoniale, essi sono computati fino al dicembre 2017 nel Common Equity Tier I.

[4] L’indicatore BIS 3 fully loaded è stimato sulla base dei risultati al 30 giugno 2014 computando nel calcolo l’importo residuale dei NSF (1.071 milioni di euro) e il filtro sulla Riserva Afs netta sui titoli di Stato europei

[5] Al netto della componente dovuta al pagamento degli interessi sui NSF e della componente dovuta alla rideterminazione del valore di rimborso dei NSF.

[6] Finanziamenti a breve e Mutui diminuiti di oltre 9 miliardi da Giugno 2013

[7] Le spese contabilizzate nel 2° trimestre sono aumentate del 8,7% rispetto al primo trimestre per il recupero di costi legati all’erogazione di alcuni servizi (in particolare quelli professionali) partiti in ritardo in avvio di esercizio, nonché per alcuni costi legati all’operazione di aumento di capitale, all’attività di asset disposal e a progetti strategici contabilizzati nel 2° trimestre; in assenza di quest’ultima componente le altre spese amministrative sarebbero sostanzialmente stabili.

[8] La revisione è intervenuta a seguito dell’aggiornamento delle valutazioni dei cespiti immobiliari a garanzia (in relazione al perdurare dell’andamento negativo delle quotazioni di mercato) e delle informazioni relative alle altre fonti di recupero della Banca anche ai fini della predisposizione delle informazioni richieste per l’AQR.