Principali evidenze:
Consolidato, nel 3 trimestre, il processo di riequilibrio patrimoniale/finanziario della Banca, con conseguenti positivi impatti a livello economico, in linea con gli obiettivi:
Conto economico di periodo influenzato dal perdurare della congiuntura economica sfavorevole e dagli oneri connessi all’attuale struttura finanziaria/patrimoniale della Banca; contributi positivi dalla realizzazione delle iniziative di Piano Industriale e, nel terzo trimestre, dalle azioni di ribilanciamento dello Stato Patrimoniale:
Consolidati il profilo di liquidità, i presidi a copertura dei rischi e i livelli patrimoniali:
Piano di Ristrutturazione in corso di verifica:
Siena, 14 Novembre 2013 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato oggi i risultati del terzo trimestre 2013.
Nel corso del 2013, le economie core dell’Area Euro hanno evidenziato segnali di recupero. Nel terzo trimestre il ritmo di caduta del Pil dovrebbe essersi pressoché annullato. Si profila la possibilità di una inversione di tendenza entro la fine dell’anno, nell’ambito della quale la ripresa degli investimenti dovrebbe svolgere un ruolo significativo.
Nel terzo trimestre si sono attenuate le tensioni sui mercati finanziari, lo spread Btp-Bund, a fine settembre, è sceso a 265 punti base (-17 p.b. da fine giugno) dopo aver riavvicinato i 254 punti base a fine agosto (quasi 53 p.b. in meno da inizio anno), in un contesto di mercati ancora volatili. Per quanto riguarda il Sistema Bancario, la congiuntura economica sfavorevole ha continuato a incidere negativamente sulla qualità degli attivi e a contenere la redditività degli intermediari. Si è accentuata la flessione dei prestiti alle famiglie e, in misura maggiore, alle imprese. Tale tendenza riflette sia la debolezza della domanda sia un orientamento restrittivo dell’offerta, determinato dal peggioramento del rischio correlato al prolungarsi della recessione.
In tale contesto, il Management ha continuato a perseguire, con decisione, i target fissati dal Piano Industriale, realizzando, sotto il profilo commerciale, un consolidamento delle quote di mercato nei principali segmenti di business, ed un rafforzamento dei profili di rischio del Gruppo. La Counterbalancing Disponibile si è sostanzialmente confermata sugli elevati valori di giugno 2013 (attorno a 20 miliardi), mentre il livello di adeguatezza patrimoniale è ulteriormente migliorato rispetto a valori di fine 2012 per effetto dell’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari (c.d. NSF) e della riduzione delle attività ponderate per il rischio (RWA).
Sul fronte reddituale, nel terzo trimestre, il Gruppo ha registrato una ripresa dei ricavi, guidata dal margine di interesse, che ha beneficiato della riduzione del costo del funding, soprattutto grazie all’ottimizzazione delle politiche di pricing poste in essere dal management. Significativi i risultati in termini di contenimento degli oneri operativi, che hanno beneficiato delle decise azioni di contenimento della spesa e degli effetti degli accordi siglati con le organizzazioni sindacali a fine 2012. Nello stesso tempo il costo del credito ha registrato un moderato miglioramento rispetto al precedente trimestre del 2013, nonostante il perdurare della difficile situazione congiunturale che, peraltro, rappresenta un fattore di rischio per l’intero Sistema.
I risultati di conto economico di Gruppo nel terzo trimestre 2013
Al 30 settembre 2013 il margine della gestione finanziaria e assicurativa del Gruppo si è attestato a circa 3.229 mln di euro (-23,4% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente) con un‘incidenza del terzo trimestre di 1.039,4 mln di euro, in crescita del +2,2% sul trimestre precedente. Più in dettaglio:
– un risultato di negoziazione positivo per circa 200 mln di euro, superiore all’analogo periodo dell’esercizio precedente (+21,8%). In crescita anche il contributo del 3° trimestre 2013, pari a circa 78 mln di euro (+20 mln di euro circa rispetto ai valori del 2°Q 2013, +33,4%);
– un risultato da cessione/riacquisto di crediti e passività/attività finanziarie disponibili per la vendita, pari a circa 35 mln di euro, rispetto ad un risultato di circa 228 mln di euro conseguito al 30/09/12, riferibile per 222 mln di euro all’OPS su titoli subordinati effettuata nel mese di luglio 2012; il contributo negativo del 3Q2013 (-16,5 mln di euro) è da ricondurre alla cessione di alcune posizioni in titoli minusvalenti;
– un risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value pari a 51,4 mln di euro, rispetto a +122 mln di euro contabilizzati a settembre 2012, inclusivi di 72 mln di euro circa relativi alla svalutazione di uno strumento di capitale nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Scambio effettuata lo scorso esercizio. Nel 3° trimestre 2013 il risultato è positivo per 28,8 mln di euro (-10,6 mln di euro il dato del 2°Q 2013), da ricondurre prevalentemente alla riduzione del valore di alcune emissioni obbligazionarie collocate presso clientela Retail ed istituzionale (T1 e T2).
Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti per circa 1.540 mln di euro, in crescita del 18,5% su base annua, in relazione all’andamento dei crediti deteriorati (delta variazione stock sofferenze lorde a/a pari a +28%) e all’aumento delle coperture sulle sofferenze (+3 p.p.). L’incidenza del 3° trimestre 2013 è pari a circa 511 mln di euro, con una riduzione sul trimestre precedente (-6,2%) da riconnettere alla composizione dei nuovi crediti deteriorati caratterizzate da una più elevata incidenza di posizioni con basso “grado di severity” (past due e ristrutturate). Il rapporto tra le rettifiche di periodo annualizzate e gli impieghi verso clientela, nel quadro di una politica sempre rigorosa in termini di accantonamenti, esprime un tasso di provisioning di 151 p.b., in linea con il livello al 30/06/2013 e in diminuzione di 37 p.b. rispetto a fine anno 2012 quando era risultato pari a 188 p.b..
Le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie risultano negative per 30 mln di euro circa (-130 mln di euro circa al 30/09/2012; -8,3 mln di euro circa nel 3°Q 2013) soprattutto per effetto di svalutazioni di partecipazioni e OICR classificati nel portafoglio AFS.
In conseguenza di quanto sopra, il risultato della gestione finanziaria ed assicurativa si attesta a circa 1.658 mln di euro (circa 2.787 mln di euro al 30/09/2012; -40,5%), con un contributo del 3° trimestre 2013 di circa 520 mln di euro (+12,9% sul trimestre precedente).
Gli oneri operativi sono risultati pari a circa 2.181 mln di euro, in calo del 11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-1,1% la variazione sul 2° trimestre 2013). Nel dettaglio:
Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il Risultato Operativo Netto risulta negativo per circa 522 mln di euro (era positivo per 326,3 mln di euro a settembre 2012 e negativo per 328,9 mln di euro nel 1 semestre 2013).
L’indice di cost/income si attesta al 67,5% (65,9% al 31/12/12), per effetto della riduzione dei ricavi che è stata di intensità maggiore rispetto alla riduzione degli oneri operativi.
Alla formazione del Risultato di periodo concorrono inoltre:
– Accantonamenti al fondo rischi e oneri pari a circa -60,2 mln di euro, concentrati prevalentemente su cause legali/revocatorie;
– Altri oneri/proventi di gestione per +42,8 mln di euro circa, sui quali incidono, oltre ai proventi relativi alla “commissione di istruttoria veloce”, anche gli oneri per transazioni su cause passive e gli ammortamenti per migliorie beni di terzi;
Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, al 30/09/2013 il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte registra una perdita per circa 589 mln di euro (rispetto all’utile lordo di 159 mln di euro di settembre 2012 e alla perdita di 364,4 mln di euro al 30/06/2013).
Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente sono state positive per circa 102 mln di euro (negative per circa 132 mln di euro al 30/09/12 e positive per circa 6 mln di euro al 30/06/2013). La voce include l’effetto positivo complessivo di 63,5 mln di euro, derivante dalla correzione di errori contabili di esercizi precedenti.
Il risultato di periodo consolidato – ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA) – registra una perdita pari a 487,6 mln di euro (35,4 mln di euro l’utile di fine settembre 2012 e -358,4 la perdita al 30 giugno 2013). Considerando anche gli effetti della PPA il risultato di periodo del Gruppo segna una perdita di circa 518 mln di euro (-1.577,4 mln di euro nei primi nove mesi del 2012, -380 mln a fine giugno 2013).
Gli aggregati patrimoniali di Gruppo nel terzo trimestre 2013
Al 30 settembre 2013 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo si sono attestati a circa 234 mld di euro, in calo del 3,2% sul saldo di fine giugno 2013, per l’effetto combinato della riduzione della raccolta sia diretta (-3,5%) che indiretta (-2,9%). Rispetto al 31 dicembre 2012 la raccolta complessiva si pone in flessione del 6,5%.
La raccolta diretta del Gruppo, pari a circa 132 mld di euro, ha registrato una flessione del 3,5% rispetto al 30/06/2013 e del 2,5% rispetto a fine anno 2012, con una quota di mercato[4] pari al 6,36% (dato ultimo disponibile aggiornato ad agosto), in crescita di circa 13 p.b. rispetto a fine 2012. Nel 3° trimestre 2013, la dinamica dell’aggregato è stata in prevalenza determinata dalle obbligazioni, in riduzione del 9,1% sostanzialmente in linea con il trend registrato a livello di sistema, mentre i conti correnti (-0,5% Q/Q) e i depositi vincolati (-0,1% Q/Q) sono sostanzialmente stabili sui valori di fine primo semestre 2013. In calo anche i Pronti Contro Termine passivi (-9,4% Q/Q) che rappresentano, per la quasi totalità, una forma di raccolta garantita sul mercato istituzionale. Cresce, invece, la voce “Altre forme di Raccolta Diretta” – nel cui ambito sono inclusi per circa 4 mld di euro, i Nuovi Strumenti Finanziari (c.d. NSF) emessi a favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze[5] – grazie alle controparti istituzionali tra cui, Cassa Depositi e Prestiti per operazioni di credito a funding dedicato.
Al 30/09/2013 i volumi di raccolta indiretta del Gruppo, pari a circa 101 mld di euro, hanno registrato una riduzione del 2,9% sul 30/06/2013 e del 11,2% sul fine anno precedente. Più in dettaglio:
– la componente assicurativa, pari a 21,3 mld di euro (+1,6% rispetto al trimestre precedente; – 4,5% su 31/12/2012), che ha beneficiato nel trimestre di una raccolta premi pari a circa 0,9 mld di euro, sostenuta dai prodotti Unit Linked;
– i Fondi Comuni di Investimento e Sicav, pari a 16,6 mld di euro, che crescono sia sul 30/06/2013 (+5,4%) che rispetto al 31/12/12 (+5,1%) con flussi netti del 3° trimestre pari a 0,8 mld di euro;
– le Gestioni Patrimoniali, sono risultate pari a circa 6 mld di euro sostanzialmente stabili rispetto al 30/6/2013 e in calo rispetto al fine anno precedente (-4,6%).
I Crediti verso la Clientela del Gruppo si sono attestati a circa 136 mld di euro, in flessione del 1,8% sul trimestre precedente e del 4,5% sul fine anno 2012. La dinamica dell’aggregato è da mettere in relazione sia alla ridotta domanda di credito connessa al ciclo congiunturale recessivo, che ha penalizzato soprattutto le forme tecniche in conto corrente e i mutui, sia alla particolare selettività usata dal Gruppo nell’erogazione dei finanziamenti. La quota di mercato del Gruppo, ad agosto 2013 (ultimo aggiornamento disponibile), si è attestata al 7,28% (+1 p.b. rispetto alla fine dell’anno scorso, in relazione alla crescita dei PCT istituzionali).
Relativamente al credito specializzato, nel terzo trimestre 2013:
A fine settembre 2013 il Gruppo ha registrato un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati pari a circa 20 mld di euro. Aumentano rispetto al 30/06/2013 tutte le componenti dell’aggregato: le sofferenze (+5,1%), gli incagli (+5,2%), le esposizioni scadute (+3,6%) e i crediti ristrutturati (+11,7%).
Al 30 settembre 2013 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 40,8%, rispetto al 41,1% di giugno, confermandosi sostanzialmente sul livello dei trimestri precedenti. In particolare, il coverage delle sofferenze è risultato pari al 58% in linea con il valore al 30/06/2013 mentre il lieve calo q/q della percentuale di copertura degli incagli è da mettere in relazione alla più elevata incidenza delle componenti a “incaglio oggettivo” che, stante il miglior “cure rate”, si caratterizzano per svalutazioni più contenute.
Il portafoglio titoli e derivati del Gruppo è risultato pari a circa 37 mld di euro, in diminuzione di circa 3,7 mld di euro rispetto al 30/06/2013 quando era risultato sopra i livelli fisiologici per effetto di acquisti temporanei di titoli di Stato sul portafoglio HFT della controllata MPS Capital Services in relazione alla sua attività di primary dealer nel comparto dei bond governativi. E’ proseguita l’attività di ottimizzazione del portafoglio sia per quanto riguarda i titoli governativi (AFS) che per quanto riguarda i titoli di credito (L&R).
Relativamente ai primi, sono state poste in essere strategie di vendita con realizzo di plusvalenze e contestuale riacquisto di titoli con scadenze più brevi, mentre, per quanto riguarda i secondi, il lieve calo è da ricondursi sopratutto al sopraggiungere della naturale scadenza di alcune posizioni in titoli classificati L&R. Tali azioni sono state effettuate nell’ambito di una impostazione gestionale tesa a ridurre gli attivi finanziari ed i correlati rischi, attraverso una politica di dismissione delle posizioni con basso grado di liquidabilità e stanziabilità in BCE e il cui costo di finanziamento marginale risulta maggiore rispetto al rendimento atteso in termini di flusso cedolare o di dividendi.
Al 30/09/2013 il Patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi si è attestato a 6,5 mld di euro, in flessione di 120 mln di euro rispetto al primo semestre 2013 ma in crescita di 115 mln di euro rispetto a fine 2012. La variazione del trimestre è principalmente riconducibile alla perdita di periodo (-138 mln di euro) cui si accompagna la sostanziale stabilità delle riserve da valutazione (+18 mln di euro). Su quest’ultime incide la svalutazione della partecipazione in Banca d’Italia con effetto netto a patrimonio pari a 228 mln di euro più che compensato dal miglioramento delle altre riserve – soprattutto per effetto del restringimento dello spread sul merito creditizio della Repubblica Italiana – per circa 246 mln di euro.
A Settembre 2013 il Patrimonio di Vigilanza del Gruppo si è attestato a 13.955 milioni di euro, le Attività Ponderate per il Rischio (RWA) sono risultate pari a circa 84.290 milioni di euro, in calo del 4% rispetto a Giugno. Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali il Core Tier 1 Ratio (comprensivo dei 4.071 milioni di Nuovi Strumenti Finanziari) è risultato pari all’11,1% (+10bps rispetto a Giugno; 8,9% era il valore al 31 dicembre 2012); il Tier 1 Ratio all’11,8% (9,5% al 31 dicembre 2012) e il Total Capital Ratio al 16,6% (13,7% al 31 dicembre 2012).
Con riferimento ai segmenti operativi di natura commerciale del Gruppo Montepaschi, individuati sulla base del principio contabile IFRS 8, riportiamo i risultati della Direzione Commerciale, che al suo interno è articolata nei comparti Retail Banking e Corporate Banking[6]:
Totale Direzione Commerciale
• Ricavi: 4.378,4 milioni di euro (+4,1% a/a).
• Raccolta Diretta: 92.029 milioni di euro (-3,5% a/a).
• Crediti “vivi” verso clientela: 116.123 milioni di euro (-8,3% a/a).
Al suo interno:
Retail Banking
• Ricavi: 3.013,9 milioni di euro (+18,5% a/a).
• Raccolta Diretta: 67.885 milioni di euro (-6,7% a/a).
• Crediti “vivi” verso clientela: 56.935 milioni di euro (-6,3% a/a).
Corporate Banking
• Ricavi: 1.364,5 milioni di euro (-17,8% a/a).
• Raccolta Diretta: 24.144 milioni di euro (+6,7% a/a).
• Crediti “vivi” verso clientela: 59.188 milioni di euro (-10,1% a/a).
Fatti di rilievo successivi al 30.09.2013
7 Ottobre |
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15 Ottobre |
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18 Ottobre |
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[1] Valori economici al 30/09/2012 sono stati riesposti considerando, in analogia a quanto effettuato sul Bilancio Consolidato al 31/12/2012, le variazioni effettuate in conformità alle disposizioni dello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili
ed errori). Inoltre, tali valori tengono conto dell’applicazione del principio IAS 19 “Employee benefits” effettuata in sede di Resoconto Intermedio di Gestione al 31/03/2013.
[2] Per una corretta analisi dell’evoluzione dell’aggregato rispetto all’anno precedente è necessario ricordare che nel 4°Q12 sono
sopraggiunti alcuni elementi di discontinuità di competenza economica anche dei trimestri precedenti, tra i quali si evidenziano:
a) la contabilizzazione degli interessi sui c.d. Tremonti Bond per l’intera quota di competenza 2012, b) l’eliminazione della commissione di istruttoria urgente e la modifica della modalità di calcolo degli interessi in caso di sconfinamento, c) i mutati criteri di consolidamento di Banca Popolare di Spoleto a seguito del venir meno dell’“influenza notevole”.
[3] Per una corretta analisi dell’evoluzione dell’aggregato rispetto all’anno precedente è necessario ricordare che nel 4°Q12 sono sopraggiunti alcuni elementi di discontinuità di competenza economica anche dei trimestri precedenti, tra i quali si evidenziano: a) la contabilizzazione degli interessi sui c.d. Tremonti Bond per l’intera quota di competenza 2012, b) l’eliminazione della commissione di istruttoria urgente e la modifica della modalità di calcolo degli interessi in caso di sconfinamento, c) i mutati criteri di consolidamento di Banca Popolare di Spoleto a seguito del venir meno dell’“influenza notevole”.
[4] La quota di mercato è calcolata su depositi (escluso quelli connessi con cartolarizzazioni), PCT (escluse controparti centrali) ed obbligazioni (al netto dei riacquisti) collocate a clientela ordinaria residente come primo prenditore.
[5] Il 28 febbraio 2013 Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ha completato l’emissione dei nuovi strumenti finanziari ai sensi dell’art. 23- sexies, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, in legge 7 agosto 2012, n. 135 come successivamente modificato (i “Nuovi Strumenti Finanziari”). In particolare, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha sottoscritto i Nuovi Strumenti Finanziari emessi dalla Banca per un ammontare complessivo 4,071 mld di euro, di cui 1,9 mld di euro ai fini dell’integrale sostituzione dei cd. Tremonti Bond già emessi dalla Banca nel 2009 (ed inclusi, da fine dicembre 2012, nelle “Altre Forme di Raccolta Diretta”), e 0,171 mld di euro, con data di godimento 1 luglio 2013, a titolo di pagamento anticipato degli interessi maturati sino al 31 dicembre 2012 sui Tremonti Bond, in considerazione del fatto che il risultato di esercizio della Banca al 31 dicembre 2012 è stato negativo. Nonostante gli NSF siano inclusi nella Raccolta Diretta, dal punto di vista dell’Adeguatezza Patrimoniale, essi sono computati nel Core Tier 1, in quanto caratterizzati da un grado di subordinazione pari passu con le azioni ordinarie, sia in caso di liquidazione volontaria o procedura concorsuale, sia in continuità d’impresa.
[6] Ai fini dell’individuazione dei Segmenti Operativi previsti dal principio contabile IFRS 8, il Gruppo ha adottato il cosiddetto “business approach”. I dati reddituali e patrimoniali consolidati sono scomposti e riaggregati sulla base di criteri quali l’area di business presidiata, la struttura operativa di riferimento, la rilevanza e la strategicità dell’attività svolta, i cluster di clientela servita. Sono stati pertanto individuati i seguenti Segmenti Operativi, che guidano la rendicontazione al più alto livello decisionale: la Direzione Commerciale, al suo interno articolata nei comparti Retail Banking, Corporate Banking e il Corporate Center.
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