Accordo raggiunto con i sindacati, Banca Mps torna ad assumere. E’ stato siglato stamani l’accordo con le organizzazioni sindacali, accordo che a fronte di 500 uscite su base volontaria previste dalla procedura esodi avviata lo scorso 31 luglio, prevederà 250 nuove assunzioni che saranno destinate al rafforzamento della rete commerciale. Le assunzioni avverranno già a partire da gennaio 2021.
La nota arriva dalle segreterie e l’accordo è così sintetizzato:
• Uscita al 1° novembre 2020 di 500 colleghi, che maturino i requisiti per il diritto ai trattamenti pensionistici AGO entro il 1/1/2025,
• Adesioni solo su base volontaria,
• La domanda di adesione dovrà essere presentata a partire dal 24/8/2020 e non oltre il 13/9/2020,
• Mantenimento per tutto il periodo di permanenza nel Fondo di Solidarietà, delle coperture assistenziali (Rimborso Spese Mediche) e delle agevolazioni creditizie, condizioni e servizi tempo per tempo vigenti per il personale in servizio,
• Assunzione del coniuge o figlio in caso di decesso durante il periodo di adesione al Fondo,
• Mantenimento posizione accesa presso i Fondi previdenziali aziendali,
• Possibilità di continuare a beneficiare dei servizi previsti dalla Cassa Mutua,
• Impegno a ricercare possibili soluzioni condivise con il Sindacato in caso di modifiche normative sui requisiti di accesso alla pensione AGO.
Con il fondamentale obiettivo di salvaguardare la tenuta organizzativa e operativa del Gruppo MPS, abbiamo anche ottenuto l’impegno aziendale a realizzare nel biennio 2020-2021 un numero complessivo di assunzioni pari a 1 entrata ogni 2 uscite determinate dall’adesione al Fondo di Solidarietà. Le assunzioni, le cui modalità saranno come di consueto oggetto di confronto sindacale, avverranno già a partire da gennaio 2021 e saranno prioritariamente indirizzate al rafforzamento della Rete Commerciale.
Riteniamo sicuramente positivo il risultato raggiunto con questo negoziato che, pur in coerenza con gli obiettivi del Piano 2017-2021
riguardanti il ridimensionamento delle strutture organizzative del Gruppo, ha tenuto conto sia delle legittime aspettative di uscita anticipata dei colleghi, che dell’esigenza di intervenire sulle conseguenti inevitabili scoperture di ruoli e funzioni professionali e nondimeno ha creato un’importante opportunità di nuova occupazione in un contesto di crisi socio-economica epocale per il nostro Paese.
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