“Ma quale mossa improvvisa, la linea della Fondazione era nota da tempo ai vertici della banca, almeno dalla riunione del consiglio di amministrazione dello scorso 26 novembre”.
Ne e’ convinto Bruno Valentini, sindaco renziano di Siena e grande elettore di Palazzo Sansedoni, in una intervista rilasciata a MF, riferendosi al Cda di B.Mps che delibero’ a maggioranza l’aumento di capitale da 3 miliardi. “In quella seduta”, aggiunge il sindaco, “alcuni rappresentanti della Fondazione di nuova nomina non hanno votato a favore dell’aumento, manifestando cosi’ di disapprovare la tempistica scelta dalla banca. Quella posizione non ha trovato ascolto e la mossa del presidente Antonella Mansi e’ stata una diretta conseguenza”.
“E’ solo un problema di tempi” dice infatti al Sole 24 Ore il presidente dell’Ente, annunciando il voto favorevole alla ricapitalizzazione “nella prospettiva di realizzarla a giugno”. Banca Mps vuole varare l’operazione nel primo trimestre 2014, mentre la Fondazione vuole spostarla a giugno “nell’interesse dell’intero sistema”, perche’ “crediamo che prevedere l’aumento a giugno sia utile a tutti”.
Mansi afferma che “sono certa che varare un aumento di capitale a gennaio ucciderebbe la Fondazione. L’andamento borsistico del titolo, dopo la convocazione dell’Assemblea di fine dicembre, non lasciava molte speranze. Adesso si e’ ripreso”. Il presidente spiega che “condividiamo gli obiettivi” della banca, ma “sono i tempi della manovra che non coincidono”.